Il sistema moda incontra il governo. Toscana in prima linea contro la crisi

L’assessora Nardini: "Settore strategico per tutta la regione e per l’Italia, chiediamo un aiuto concreto"

Il sistema moda incontra il governo. Toscana in prima linea contro la crisi

La Toscana oggi a Roma per affrontare al ministero del Lavoro la crisi della moda

La Regione Toscana torna a Roma oggi per affrontare al ministero del Lavoro la crisi del tessile e della moda. Vi arriva con una strategia e richieste da presentare al Governo confluite in un documento congiunto sulle necessità di Prato, che sarà presentato al ministro Marina Elvira Calderone dall’assessora regionale Alessandra Nardini. Il Comune di Prato ha rafforzato la necessità di fare squadra di fronte alla crisi convocando il Tavolo del distretto con le associazioni di categoria ed i sindacati per richiedere con più forza misure e sostegni concreti al comparto, elaborando, appunto, un documento congiunto di richieste e urgenze per aiutare il sistema moda pratese. L’assessora Nardini che arriva con un intento preciso: ottenere "un aiuto concreto per un settore così strategico per Prato, la Toscana e per l’Italia", ribadendo le emergenze non più rimandabili, come l’attivazione immediata di ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, con formule in deroga per il settModa. Alla vigilia del Tavolo romano, è stata depositata al ministero del Lavoro una mozione con richieste ’cucite’ su misura per Prato. Il documento, a firma della commissione parlamentare Lavoro presieduta da Walter Rizzetto, è stato elaborato su proposta della parlamentare pratese di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta e del responsabile del settore Moda per FdI, Fabio Pietrella. Il documento chiede impegni precisi al Governo: particolare attenzione è richiesta per le micro, piccole, medie imprese che formano il tessuto pratese con l’impegno a sostenerle "in particolare ampliando l’accesso alla cassa integrazione guadagni in deroga per includere tutte le tipologie di imprese della Moda, comprese artigiane, di persone e di capitali, e ridefinendo i criteri di assegnazione delle ore a disposizione per garantire un supporto adeguato e uniforme". Altro punto è la "promozione della formazione di nuove competenze nel settore, con attenzione alle tecnologie digitali, alla sostenibilità e all’economia circolare, per adeguare le competenze dei lavoratori alle nuove sfide del mercato". La mozione evidenzia la necessità "di sostenere programmi di internazionalizzazione per le imprese del distretto, semplificando le procedure di accesso ai prestiti Simest, facilitando l’accesso a nuovi mercati e promuovendo l’eccellenza delle produzioni pratesi all’estero, per salvaguardare e incrementare l’occupazione". Istanze maturate nel perdurare di una crisi del sistema moda che non ha precedenti e che è sbarcata al Tavolo della Moda, convocato il 6 agosto dal ministro Adolfo Urso. "Il Tavolo di confronto tra Ministero e Regioni è un passo avanti per delineare le emergenze di ciascuna, rispetto a una relazione miope con una foto non esatta della situazione. In Toscana si devono fare i conti con tessile e concia in affanno – dice La Porta – Nella mozione abbiamo inserito le necessità delle imprese e quali possono essere le linee per uscire dalla crisi".

Il report congiunturale del secondo trimestre 2024 non mostra spiragli di ripresa per il distretto tessile pratese. Da aprile scorso lo studio dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della provincia di Prato, promosso da Comune e Cogefis e realizzato da Pin, rivela un forte aumento della Cig. Una realtà suffragata dai numeri: a partire da aprile la crescita mensile della Cig è stata in media del 373% rispetto all’anno precedente. Il report collega l’aumento della richiesta di ammortizzatori sociali "alla contrazione della produzione tessile, che ha registrato un calo del 7,5% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023".

Sara Bessi