
Il sottopasso di via Aldo Moro a San Giorgio a Colonica perennemente allagato
Bisognerà ancora avere un po’ di pazienza per vedere finalmente svuotato il sottopasso allagato di via Aldo Moro, a San Giorgio a Colonica.
In un primo momento, il Comune di Prato aveva raccontato come nel corso della scorsa settimana gli addetti di Consiag Servizi Comuni si sarebbero occupati dell’operazione, dopo il sopralluogo avvenuto venerdì 7 marzo. Addetti che effettivamente il lunedì successivo si sono presentati e, secondo il racconto di alcuni residenti, hanno cominciato a pompare acqua con l’attrezzatura necessaria, scaricandola poi nella fogna.
Ma il livello dell’acqua nel sottopasso (che tre settimane fa veniva segnalato essere oltre i due metri d’altezza) è rimasto più o meno invariato. Il lavoro si preannuncia, quindi, ancora piuttosto lungo. E certamente le piogge di venerdì scorso non hanno aiutato la situazione.
Dall’amministrazione comunale hanno spiegato che Consiag, prima di far defluire l’acqua nelle fognature (operazione che, come detto, sarebbe già avvenuta in parte, dovrà farla analizzare da Arpat per accertarsi che non sia inquinata.
Non appena arriverà la risposta, e solo nel caso in cui non fossimo di fronte ad inquinamento idrico, allora si potrà procedere con l’intervento, che dovrebbe richiedere solamente una giornata di lavoro.
Nel frattempo, sono stati montati settanta pannelli alti due metri, così da rendere del tutto inaccessibile il sottopasso.
C’è da ricordare che all’interno del sottopasso, come sottolineato attraverso le colonne de La Nazione dal residente Giovanni Ricci, è stata allestita perfino una pseudo-capanna: "E’ stata costruita già la scorsa estate sul lato sud-ovest all’interno dell’accesso al sottopasso stesso, con tanto di orticello e bicicletta. Una persona è stata vista avvicinarsi un paio di settimane fa e aggirarsi intorno alla capanna", aveva raccontato il cittadino. Peraltro, l’area è piena di rifiuti ed erba alta, che il Comune provvederà a far falciare.
Poi, una volta che sarà svuotato, il sottopasso verrà recintato in via definitiva e messo in sicurezza, in attesa di capire cosa farne.
Questo argomento sarà materia di studio degli uffici comunali, che cercheranno di scoprire – attraverso un esame di tutta la documentazione risalente agli anni passati – il motivo per il quale il sottopasso è stato abbandonato in queste condizioni.
Francesco Bocchini