Il successo di “Arte tra le mani“. Progetto di inclusione vincente. Il bilancio dopo un anno di attività

Laboratorio sperimentale (accessibile) partito nel 2023 a servizio dei persone con disabilità o autismo. Sinergia tra Museo del Tessuto e partner come Fondazione Opera Santa Rita e l’Ente Nazionale Sordi.

Il successo di “Arte tra le mani“. Progetto di inclusione vincente. Il bilancio dopo un anno di attività

Nel suo complesso, il progetto ha coinvolto oltre centoquaranta partecipanti tra ragazzi, genitori e operatori socio sanitari

Dopo la sperimentazione del primo anno, il Museo del tessuto e Banco Bpm hanno rinnovato la loro collaborazione per dare continuità al progetto di accessibilità che consente di coinvolgere nella vita del Museo i pubblici con disabilità. ‘Arte tra le mani’ è nato nella primavera del 2023 e si è concluso nella primavera del 2024 coinvolgendo due tipi distinti di pubblici. Nella prima fase il progetto ha coinvolto la Fondazione Opera Santa Rita - Centro Silvio Politano e il relativo servizio ambulatoriale destinato ai ragazzi con autismo; nella seconda fase invece è stata sperimentata per la prima volta una nuova collaborazione con Ens (Ente Nazionale Sordi) - Sezione di Prato.

Grazie al supporto degli operatori della Fondazione Opera Santa Rita, il progetto dedicato ai ragazzi con autismo a basso, medio e alto funzionamento ha visto la partecipazione complessiva di ben 53 tra bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni. Sono 13 i percorsi progettati dal Museo, suddivisi in 3 incontri ciascuno, per consentire a gruppi di 3/4 partecipanti per volta - accompagnati dagli educatori socio-sanitari e psicologi del Santa Rita - di vivere l’esperienza museale in uno spazio accogliente e tranquillo.

Al centro delle attività laboratoriali progettate dal Museo i tessuti e i materiali tessili esposti nel percorso di visita permanente, a cui si sono aggiunte azioni motorie per esplorare le potenzialità del proprio corpo e del movimento all’interno di uno spazio. Al termine del percorso tutte le famiglie hanno partecipato ai singoli momenti di restituzione sulle attività svolte dai propri ragazzi, notando in alcuni il raggiungimento di uno stato di benessere e serenità difficilmente riscontrato in altri contesti e in altri di conquista di maggior autonomia nelle azioni.

Nel complesso, il progetto ha coinvolto oltre 140 partecipanti tra ragazzi, genitori e operatori socio sanitari. Se da un lato il sostegno di Banco Bpm ha permesso di consolidare la collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita, dall’altro ha permesso anche di coinvolgere un nuovo soggetto del territorio: l’Ente Nazionale Sordi di Prato, una realtà che per la prima volta si è rapportata con un’istituzione museale per offrire alle persone sorde nuove opportunità di relazione e di inclusione.

Sono otto gli incontri complessivi programmati che hanno permesso di trattare diversi argomenti: la storia del museo, la storia della produzione tessile pratese, fino a toccare un tema attualissimo come quello della sostenibilità ambientale nella moda e nella filiera tessile.