Il cuore biancazzurro non hai mai smesso di battere, neppure nell’estremo oriente. Flavio Gori, pratese doc e tifoso della prima ora, non ha mai perso una partita della sua squadra- seguendo gli aggiornamenti dei match in diretta web - da quando, ormai da quasi 30 anni, vive in Giappone, dove si è trasferito per motivi di lavoro. La notizia del passaggio di mano della compagine pratese dalla storica proprietà della famiglia Toccafondi alla società romana Commini Group lo ha fatto esultare da Osaka, in attesa di far ritorno al Lungobisenzio. "Vivo ormai in Giappone da quasi 30 anni, ma il mio Prato rimane sempre scolpito nel profondo del mio cuore - dice Gori - Purtroppo per colpa della pandemia da coronavirus sono lontano dalla mia amata terra da più di un anno. Presto spero di tornare a casa per un viaggio di lavoro, almeno a settembre. E allora sicuramente sarò in curva con i miei fratelli veri a tifare a squarciagola ’Forza Prato’". Gori ha fondato la sezione Prato Ultras Sol Levante "in accordo con Prato Ultras di Prato", ci tiene a sottolineare, tanto che nei mesi scorsi ha organizzato insieme agli altri soci due cene, uno a Tokyo e una ad Osaka: "Abbiamo organizzato due serate con Gabriele Locci e la moglie Rie Locci che ha preparato un bellissimo dolce. Con noi c’erano anche Alessandro Palastresi, che vive a Tokushima e Marco Ciulli, che vive e lavora vicino a Nagoya. Non posso dimenticare neppure Nishizaki che è amante della nostra città che ha visitato molte volte in passato". Gori guarda con favore alla vendita della società biancazzurra alla nuova proprietà. "Sono felice che finalmente ci sia stato un cambio di gestione. Posso dire che vedo il nuovo presidente Commini bello motivato e pieno di energia. Motivazioni ed energia: ne abbiamo tanto bisogno per portare in altro i nostri colori del cuore". Due ingredienti indispensabili secondo Gori perché "il Prato possa ripartire alla grande e possa sperare di compiere finalmente un salto di categoria con il ritorno nelle serie professionistiche. Una crescita che la nostra squadra si merita indiscutibilmente. E finalmente noi tifosi, anche a distanza, possiamo iniziare a sognare ad occhi aperti".
Sara Bessi