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Il territorio sguarnito. Medici di famiglia. La flotta dei pensionati:: "In due anni 23 in meno"

L’aumento dell’età pensionabile e l’estensione del massimale a 1.800 nasconde il problema della carenza di nuove forze per il turn over. Benelli (Fimmg): "Ci vuole maggiore attenzione per le zone periferiche".

Il territorio sguarnito. Medici di famiglia. La flotta dei pensionati:: "In due anni 23 in meno"

Nell’arco di un paio di anni saranno oltre venti i medici di medicina generale - tra i 22 e i 23 - che andranno in pensione per limiti di età, raggiungendo l’estensione dei 70 anni. Una bella fetta di professionisti della salute che operano sul territorio e che sono a più stretto contatto con la popolazione, dunque, lasceranno spazio alle nuove generazioni. Nuove generazioni che a quanto pare non hanno grande interesse nel fare il medico di famiglia e preferiscono dirigersi verso altri tipi di specializzazioni. Una piccola emorragia del gruppo di 177 dottori che ha gli ambulatori tra Prato e provincia. "Quest’anno andranno in pensione i colleghi nati nel 1954 – dice Alessandro Benelli, segretario provinciale di Fimmg – Si prospetta una maggiore sofferenza per i prossimi due anni in zone periferiche, ma non a Prato centro. Un aiuto giunge anche dal fatto che è stata data la possibilità dell’estensione del massimale di pazienti da 1.500 a 1.800, rispettando, dimostrando però di rispettare una serie di condizioni vincolanti, quali far parte della medicina di gruppo, avere un collaboratore di studio e un infermiere".

In soccorso delle zone carenti – per l’area pratese non sarebbero più di due e sono comunque in corso di revisione – ci sono i giovani che stanno seguendo la scuola di specializzazione per diventare medici di famiglia. "Già gli studenti del primo anno possono avere mille pazienti, mentre quelli del terzo anno possono gestire fino al numero massimale. Ma per i prossimi due anni la situazione sarà un po’ in affanno, specialmente nelle zone periferiche, come detto", spiega Benelli. Secondo l’Accordo collettivo nazionale (Acn) per ciascun ambito territoriale carente può essere iscritto un medico ogni 1.000 residenti o frazione di 1.000 superiore a 500 con età maggiore 14 anni; un rapporto che può essere aumentato in base agli Accordi regionali fino ad arrivare a un più 30% (1.300 assistiti). Il numero di borse di studio ministeriali destinate al corso di formazione specifica in medicina generale, dopo un periodo di sostanziale stabilità intorno a 1.000 borse annue (2014-2017), è successivamente aumentato, in particolare nel 2021 (3.406) e nel 2022 (3.675) grazie alle risorse che derivano dal Pnrr: "Purtroppo c’è da rilevare che all’aumento del numero di borse di studio messe a disposizione non corrisponde l’adesione di nuove leve. I giovani medici optano per altri tipi di specializzazioni". "Saranno anni duri e cuscinetto. Passata l’ondata molto corposa dei pensionamenti dei prossimi due anni, è probabile che le fila dei medici di base si possa rafforzare", conclude Benelli.

Intanto, a Prato è stato istituita la sezione pensionati della Fimmg. Fanno parte del consiglio provinciale Rinaldo Santi, Enrico Mencattini, Roberto Rempi, Loretta Polenzani, Stefano Giovannoni. Una realtà che non svolgerà attività sindacale, ma d educazione e informazione sanitaria; a fine gennaio sarà nominato l’esecutivo. "Faccio gli auguri di buon lavoro ai colleghi– chiude Benelli – che hanno aderito a questa iniziativa, promossa dalla Fimmg nazionale".

Sara Bessi