REDAZIONE PRATO

Il terzo inverno più caldo di sempre "E un mese intero senza pioggia"

Gialdini, esperto meteo: "Dal 20 gennaio a fine febbraio non è piovuto. Ma per adesso i fiumi reggono"

Prato si prepara all’arrivo della primavera lasciandosi alle spalle quello che ad oggi è il terzo inverno più caldo di sempre su scala provinciale. D’altronde un mese di dicembre con dati record, ricordiamo che per Santo Stefano si è toccato un picco di 16.7 gradi, ha poi influenzato le medie del resto del periodo invernale. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, però, in provincia non esiste un reale allarme siccità. Perché a fronte di un caldo sopra la media, le quantità di pioggia sono state stabili. A dicembre, infatti, ha fatto molto caldo, ma ha anche contribuito con abbondanti piogge a fare reggere il livello dei corsi d’acqua. Tanto che poi i fiumi sono riusciti a controbilanciare un mese esatto senza giornate di pioggia, cioè dal 20 gennaio fino a fine febbraio. "La situazione dei corsi d’acqua non è critica – spiega Daniel Gialdini, esperto meteo e dottore in scienze e tecnologie geologiche -. Certo, un buco di trenta giorni senza pioggia ci mette al di sotto della media, ma comunque i fiumi sono riusciti a reggere". Ora dipenderà tutto dalla primavera, che ci dirà se ci si presenterà all’estate in una situazione di crisi idrica o meno. Impossibile però al momento fare previsioni. "Le prospettive sulla primavera sono discordanti – aggiunge Gialdini -. Difficile dire oggi se sarà piovosa". Se quindi al momento in provincia di Prato non ci sono situazioni d’allarme sul fronte siccità, resta il dato di fatto di un inverno particolarmente caldo. Solo il 20062007 e il 20132014 avevano fatto registrare medie più elevate di temperature. E come detto a influenzare i dati è stato il mese di dicembre. "E’ stato il dicembre più caldo della storia della provincia di Prato – ricorda Gialdini -. Non si è mai scesi sotto lo zero, con la minima assoluta che è stata di 2 gradi. Il mese di gennaio, poi, ha chiuso sopra la media di 1.5 gradi, mentre febbraio è stato in media. Adesso abbiamo un marzo che come freddo è partito in media".

Questa è la situazione meteo. Ma come si presenta il bacino di Bilancino alla primavera? I dati di Publiacqua aggiornati all’8 marzo sono rassicuranti. "Il livello è di 62 milioni di metri cubi su una capienza totale di 69 milioni – spiegano dal gestore del servizio idrico -. Questo significa che l’invaso di Bilancino ha tenuto bene e che non ci sono problemi di mancanza d’acqua. Entriamo quindi in primavera con una buona base e speriamo di fare altrettanto in estate". Ricordiamo che entrare in estate con un buon livello d’approvvigionamento d’acqua di Bilancino è fondamentale. "Nel 2022 una situazione positiva di ingresso in estate ci ha consentito di reggere a mesi di luglio e agosto con pochissima pioggia – ricordano da Publicqua -. Le siccità più dure le abbiamo vissute quando Bilancino partiva a giugno con un livello già basso d’approvvigionamento".

Da ricordare, infine, che l’importanza di partire a giugno con un buon livello di Bilancino è strategica per sopperire alle maggiori richieste di approvvigionamento idrico da parte delle famiglie. L’anno scorso, ad esempio, visto il gran caldo, Publiacqua fu costretta ad aumentare notevolmente la potenza d’acqua nelle tubature così da riuscire a soddisfare la richiesta in aumento dell’utenza. Maggiore pressione che però contestualmente ha portato anche a maggiori rotture delle tubature dell’acquedotto, con le perdite conseguenti lungo le strade del territorio.

Stefano De Biase