SARA BESSI
Cronaca

Il tessile sostenibile. Pavimenti e grucce nascono dagli scarti : «Seconda vita ai rifiuti»

La soluzione arriva dal progetto Wetex messo a punto da imprese locali riunite in società. Rosati: "Abbiamo un impianto pilota alla Cormatex. L’obiettivo è potenziarlo a livello industriale". Le prime applicazioni.

Roberto Rosati

Roberto Rosati

La soluzione agli scarti tessili e a quelli della pelletteria non più riciclabili c’è. Ed è stata messa a punto grazie al saper fare di un distretto, quello pratese, che brilla per competenze con radici intrise di economia circolare. Così da ciò che rimane dalla produzione tessile e dovrebbe prendere la via dell’incenerimento o della discarica è possibile far prendere forma a grucce per gli abiti, sedie ergonomiche di ecodesign, piastrelle, moquette, paralumi, superfici da arredamento, tavoli, mensole, scatole. Come pure la pelle delle borse può essere riutilizzata per realizzare mattonelle in pelle, pannelli antirumore ed isolanti. Non è fantascienza, ma frutto di una ricerca targata Wastex srl, iniziata nel 2016 e approdata con prototipi e le prime produzioni della società formata da aziende del territorio.

"Quando nel 2021 si è costituita la società Wastex Engineering srl sembrava utopistico immaginare di trovare una destinazione ai materiali tessili pre e post consumo difficili da selezionare, trattare e quindi riciclare – afferma Roberto Rosati di Fortex, uno dei protagonisti del progetto – Grazie all’impegno e alle diverse competenze, il progetto Wetex è oggi in grado di proporre soluzioni diverse, per rispondere alle esigenze delle aziende che vogliono trasformare in nuovi materiali i propri scarti. I settori di impiego sono diversi, ma le soluzioni proposte hanno sempre come obiettivo quello di dare valore a materiale destinato alla discarica, perché difficile da selezionare. La ricerca continua e la conoscenza del settore tessile sono i due punti di forza che ci hanno permesso di crescere per realizzare lo scopo iniziale: grazie ai processi innovativi, gli scarti tessili sono diventati un’opportunità". Un progetto, come sottolinea lo stesso Rosati, che ha come obiettivo quello "di dare una seconda vita ai rifiuti tessili indifferenziati, quelli che non possono essere riciclati, come sfida alla quale nessuna azienda può sottrarsi".

I partners insieme a Fortex sono Cormatex, Coedil, EndiAsfalti, Mcp partners. Nel 2022 Wastex partecipa al bando Pnnr e il progetto viene selezionato, così che tra il 2023 e 2024 viene attivato un impianto pilota alla Cormatex che ha portato alle prime produzioni e con la previsione di ampliarlo e potenziarlo a livello industriale tra il 2025 e il 2027. "L’attuale impianto alla Cormatex non può risolvere i 50 milioni di chili di scarti tessili che produce il distretto pratese – commenta Rosati – serve per piccole produzioni con l’intenzione di mettere a punto una struttura industriale più potente. Stiamo raccogliendo le forze perché è un investimento molto grande, che poi sarà a disposizione del distretto. Intanto i primi risultati sono più che positivi nell’ottica di puntare ad un’economia circolare che offre davvero una seconda vita agli scarti non più riciclabili e ai capi del post consumo. E’ urgente fare qualcosa di concreto perché l’abbigliamento, in generale, sta soffocando il pianeta e anche noi produttori dobbiamo prenderne coscienza e impegnarci per risolvere il problema con lo scopo di diventare aziende a impatto zero". Tra le prime realizzazioni ci sono le mattonelle per il pavimento di Beste: i test a cui sono state sottoposte dimostrano la resistenza al passaggio di camion e muletti.

Non solo tessile, però, perché nella Piana c’è anche un’altra attività con rifiuti indifferenziati da trattare: le produzioni di pelletteria. A Wetex per il tessile sono state affiancate soluzioni per la pelle con Re-leather ovvero Re-generation leather: i partners sono Fortex, Cormatex, Bigagli spa, Sgr prodotti chimici per il finissaggio, Michele Guidi ed Idee Holding, queste ultime aziende di Scandicci. Anche gli scarti di pelletteria si possono trasformare in mattonelle e pannelli anti-rumore.

Altri esempi non inquinanti per l’ambiente e già realizzati? "Un esempio per tutti è la realizzazione con gli scarti tessili di una parte della pavimentazione della pista ciclabile a Sesto Fiorentino con l’asfalto innovativo Asphaltex, sviluppato da EndiAsfalti – conclude Rosati – e messo a punto da Wetex. Si possono realizzare asfalti da riciclo contenenti scarti tessili (i famosi cenci) in una percentuale non dannosa per l’ambiente. Così le aziende possono asfaltare i propri piazzali col materiale ricavato dai loro rifiuti non riciclabili".