Il Trescellere, ovvero il torrente di cui nessuno conosceva l’esistenza, se non i più anziani, finché a un tratto, la terribile notte fra il 2 e il 3 novembre è letteralmente esploso - insieme all’asfalto e alle murature che lo sovrastavano, fra cui l’ex fabbrica Dainelli, nel cuore di Vaiano su una delle vie principali, via Rosselli - palesandosi nella sua importanza. Tombato negli anni ’50 del secolo scorso, è stato preso ad emblema, nella visita di dicembre di Giani, di quanto sia importante riportare a cielo aperto i corsi d’acqua. "Grazie a risorse regionali – dichiarò il Governatore nell’occasione – sarà realizzato un importante progetto di riqualificazione urbana, per garantire che il corso d’acqua che scorre lungo il centro di Vaiano possa armonizzarsi col centro storico. Un intervento che dovrà servire da monito e messaggio per tutti i Comuni toscani, per riportare in luce corsi d’acqua ed eliminare tombature ancora esistenti". Attualmente la situazione è rimasta invariata: resta a cielo aperto la parte "esplosa", con problemi verificatisi quest’estate evidenziati dalla siccità, visto che a quanto pare nel fosso sono convogliati anche alcuni scarichi domestici maleodoranti. E’ evidentemente questa la criticità su cui sta lavorando ora Publiacqua, mentre i lavori sul Trescellere – da informazioni dal Comune di Vaiano – si stanno concentrando sulla parte alta, verso via Nuova per Schignano. Da qualche mese, un grande coperchio di metallo è un "ponte" che consente di passare di nuovo da via Rosselli, che è rimasta chiusa per molto tempo.
CronacaIl torrente tombato esploso nel cuore di Vaiano