REDAZIONE PRATO

Il tragico 7 marzo 1944. In ricordo dei deportati

Ottantuno anni fa in seguito allo sciopero generale del 7 marzo 1944 vennero rinchiusi nel Castello dell’Imperatore 133 operai pratesi...

La cerimonia ieri mattina al Castello dell’Imperatore dove 133 persone furono rinchiuse e poi deportate in Germania

La cerimonia ieri mattina al Castello dell’Imperatore dove 133 persone furono rinchiuse e poi deportate in Germania

Ottantuno anni fa in seguito allo sciopero generale del 7 marzo 1944 vennero rinchiusi nel Castello dell’Imperatore 133 operai pratesi che erano stati catturati dalla truppe naziste in una spietata caccia all’uomo nelle fabbriche e nelle case, con la complicità dei fascisti. Il Comune e Aned hanno celebrato l’anniversario. I 133 deportati dalla stazione di Santa Maria Novella furono portati al campo di concentramento di Mauthausen e poi il sottocampo di Ebensee.

In ricordo di quella tragedia è stata posta una corona d’alloro alla lapide ai piedi del Castello dell’Imperatore in piazza Santa Maria delle Carceri: erano presenti la Provincia di Prato, tutti i Comuni dell’area pratese, le associazioni combattentistiche e d’arma, Anpi, Casa delle Memorie di Guerra per la Pace, Museo della Deportazione e Resistenza di Figline e i vertici di Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Prefettura. A deporre la corona in memoria dei Caduti sono stati la sindaca Ilaria Bugetti, il prefetto Michela La Iacona e il presidente di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti) sezione di Prato Gabriele Alberti. Solo 18 tra i più giovani dei 133 deportati riuscirono a sopravvivere e a fare ritorno in patria. Tra loro, come ha ricordato Gabriele Alberti, Dorval Vannini, Roberto Castellani e Marcello Martini.

"Quei giorni devono restare impressi nella nostra anima per ricordarci che di fronte ai soprusi, all’arroganza, alla violenza e alle ingiustizie, dobbiamo avere il coraggio di ribellarci. Restare uniti e ribellarci - ha detto la sindaca Ilaria Bugetti - e prendere una posizione, chiara e netta, senza paura, contro la logica del più forte, contro chi sfrutta, contro chi imbroglia, contro chi usa il potere a fini personali, contro chi affama i popoli, contro le ingiustizie. Penso al difficile contesto internazionale che stiamo vivendo".