Il valzer delle nomine tiene banco. Regione, Ciolini più vicino al no

Sale l’ipotesi che vede l’ingresso in consiglio regionale di Marco Martini. L’ultima parola spetta a Fossi. Giorni di consultazione anche in vista della composizione della giunta: sicuri Faggi, Biagioni e Sapia. .

Il valzer delle nomine tiene banco. Regione, Ciolini più vicino al no

Il valzer delle nomine tiene banco. Regione, Ciolini più vicino al no

Mentre proseguono le consultazioni per arrivare a chiudere sulla giunta Bugetti, c’è un’altra questione sul piatto dem: l’entrata o meno in consiglio regionale di Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility toscana, ad di Estra, per il quale è scattato il seggio in Regione dopo le dimissioni di Ilaria Bugetti. Ciolini, pur non nascondendo di averci fatto un pensierino, starebbe maturando l’idea di lasciare il posto all’ex sindaco bugettiano Marco Martini, in accordo con le varie anime del Pd. Martedì c’è stata nuova riunione tra il segretario dem Marco Biagioni e Ciolini per sbrogliare la matassa, con un occhio alle prossime regionali e alla probabile candidatura per il consiglio dell’ex sindaco Biffoni. Ciolini al momento non si esprime in merito e conferma che "nessuna decisione è stata presa". Quindi al momento si possono fare solo delle supposizioni e dai rumors sembra che Ciolini preferisca continuare nel percorso interno alla Multiutility, considerando quanto la Toscana sta investendo sulla holding dei servizi e che il consiglio regionale scadrà nel 2025. I ruoli però non sono incompatibili, quindi in teoria Ciolini potrebbe ricoprirli tutti. Per la scelta definitiva a questo punto serve il parere del segretario regionale Pd Emiliano Fossi.

Sul fronte giunta gli assessori blindati al momento sono il vicesindaco Simone Faggi, il segretario provinciale Pd Marco Biagioni e quasi certamente il consigliere uscente Marco Sapia, in quota Bugetti. Per le altre caselle i prossimi giorni saranno determinanti. Bisogna mettere insieme tutti i pezzi del puzzle rispettando i paletti di genere e gli appetiti di partiti e correnti che hanno contribuito alla vittoria. Un compito non facile.

Silvia Bini