Imballaggi di carta, l’Ato ai sindaci: "Presto tavolo con Alia e Regione"

L'Ato Toscana centro risponde alle preoccupazioni dei sindaci di Carmignano, Quarrata e Serravalle Pistoiese sul trattamento della carta e del cartone come rifiuti speciali, annunciando un tavolo tecnico per individuare soluzioni sostenibili per le aziende.

Imballaggi di carta, l’Ato ai sindaci: "Presto tavolo con Alia e Regione"

L'Ato Toscana centro risponde alle preoccupazioni dei sindaci di Carmignano, Quarrata e Serravalle Pistoiese sul trattamento della carta e del cartone come rifiuti speciali, annunciando un tavolo tecnico per individuare soluzioni sostenibili per le aziende.

Carta e cartone degli imballaggi, di attività industriali e artigianali, trattati come rifiuti speciali? L’Ato Toscana centro risponde alle preoccupazioni avanzate, nelle scorse settimane, dai sindaci di Carmignano, Quarrata e Serravalle Pistoiese in merito alle disposizioni del decreto legislativo 116 del 2020 che recepisce le norme dell’Unione Europea e per le quali carta e cartone diventano rifiuti speciali. "L’Autorità – scrive l’Ato in una nota – aprirà quanto prima un tavolo tecnico di confronto con Alia, Regione Toscana e operatori economici, avente per oggetto l’individuazione delle soluzioni tecniche possibili e la loro valutazione nell’ottica della sostenibilità economica del servizio per le aziende". L’Ato Toscana Centro è consapevole che la gestione dei rifiuti speciali impone all’azienda obblighi contabili interni, al gestore del servizio di raccolta la compilazione del formulari e soprattutto la garanzia della riconoscibilità e separabilità di quanto raccolto.

E questo significa che anche per la raccolta della carta da attività industriali e artigianali deve esserci un giro dedicato e questo è "operativamente efficiente – prosegue la nota del direttore generale Dario Baldini - solo se il quantitativo è di dimensioni tale da consentire il riempimento di contenitori di grandi dimensioni che l’azienda deve collocare all’interno dei propri spazi. C’è quindi un segmento di aziende per le quali il ricorso al mercato può non essere possibile o economicamente insostenibile".