Immigrazione: "Minori soli da tutelare"

Intervengo sul recente provvedimento del Governo in materia di immigrazione nel quale è stato limitato - per i minori di...

Intervengo sul recente provvedimento del Governo in materia di immigrazione nel quale è stato limitato - per i minori di età ricompresa fra i 16 ed i 18 anni - il diritto al percorso previsto dalla Legge per i minori non accompagnati con la previsione che i minori ricompresi in detta fascia di età possano essere sistemati nei centri di accoglienza insieme agli adulti. La materia dell’immigrazione minorile è particolarmente delicata e comporta per ogni Governo oggettive difficoltà di coordinamento della tutela dei minori non accompagnati con altre esigenze derivanti dalla gestione dell’immigrazione. In ogni caso, il diritto del minore deve considerarsi sempre prevalente, non potendo essere ignorato il minimo senso di umanità al cospetto di minorenni giunti nel nostro paese senza un genitore o un parente, cioè drammaticamente soli. La Repubblica Italiana ha ratificato con la Legge n. 1761991 la Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo approvata dalle Nazioni Unite il 20.11.1989, Convenzione che dichiara e regola i diritti di ogni persona avente un’età inferiore a diciotto anni. Aldilà della fondamentale previsione generale contenuta nell’art. 2 della Convenzione, secondo la quale gli stati hanno l’impegno di adottare "tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato", l’art. 20 prevede che "ogni fanciullo il quale è temporaneamente o definitivamente privato del suo ambiente familiare … ha diritto ad una protezione e ad aiuti speciali dello Stato". L’art. 22 prevede poi che: "gli Stati adottino misure adeguate affinché un fanciullo il quale cerca di ottenere lo statuto di rifugiato … possa beneficiare della protezione e dell’assistenza umanitaria necessarie per consentirgli di usufruire dei diritti che sono riconosciuti dalla presente Convenzione".

La Convenzione Internazionale in esame è Legge della Repubblica e ciò comporta che il dramma dell’immigrazione minorile priva di accompagnamento genitoriale o parentale meriti un’attenzione ed una cura assolutamente particolari da parte della società civile e politica.

Gabriele Pica Alfieri

Avvocato