Impianti sportivi bloccati. Jolo e Viaccia: ora basta

I lavori non procedono e i campi di calcio non sono utilizzabili dalle squadre. Costi per affitti, incertezze per la programmazione. Pronta la rivolta in piazza. .

Impianti sportivi bloccati. Jolo e Viaccia: ora basta

Il podio femminile in piazza del Duomo. Grande partecipazione in centro anche con tantissimi bambini dell’Atletica Prato

"Siamo arrabbiati, delusi e amareggiati. Una società senza il suo campo sportivo è come una famiglia senza una casa dove stare. E adesso, con l’inizio ufficiale della stagione, dobbiamo affrontare anche una serie di costi per affittare spazi altrove e poter disputare le partite dei vari campionati". E’ un coro praticamente unanime quello di Viaccia e Jolo Calcio. Le due società sono tristemente accomunate dal fatto di non per utilizzare i loro impianti, a causa di lavori non ancora conclusi da parte delle ditte che si sono aggiudicate l’appalto pubblico. In entrambi i casi mancano gli impianti di illuminazione, oltre ad altre piccole-grandi cose, che però non rendono utilizzabili e omologabili i campi da calcio. Lavori che rientrano in un’operazione complessiva da 2,4 milioni di euro finanziata tramite i fondi Pnrr (che comprende anche il campo di Maliseti e il Montano di Santa Lucia). Il termine ultimo per la fine dei cantieri era stato fissato al 16 dicembre prossimo dalla stessa amministrazione comunale, che a inizio settembre aveva anche auspicato di poter anticipare i tempi e far sì che le società interessate potessero avere di nuovo la disponibilità dei rispettivi campi sportivi prima della scadenza indicata. Nulla sembra però essersi mosso da allora. "L’ultima volta che abbiamo visto qualcuno a lavorare nel nostro impianto risale al 4-5 luglio scorso. C’è frustrazione e delusione. Ogni giorno che passa la situazione non cambia e i disagi aumentano – sottolinea Gianrico Antoni, presidente dello Jolo -. Ora la stagione è iniziata e quindi c’è anche il tema dell’affitto di altri campi per le partite ufficiali. Intanto ho 230 tesserati che si allenano nel sussidiario". Ancora più duro il presidente del Viaccia, Gianni Esposito: "Siamo lontani da casa nostra da un anno e mezzo. Ci avevano assicurato che tutto sarebbe stato a posto per l’inizio dei campionati, ma hanno smesso anche di risponderci al telefono alcuni dirigenti comunali. E intanto io spendo circa 2mila euro al mese fra affitti vari per far giocare la prima squadra e la Juniores Provinciale sul campo della Zenith Prato e gli Allievi Regionali sul campo del Lanciotto e devo fare i salti mortali per organizzare gli allenamenti utilizzando S.Ippolito – aggiunge - . Abbiamo 260 tesserati, di cui 145 bambini della scuola calcio. Se la situazione non si risolve a breve sono pronto ad andare a consegnare le chiavi dell’impianto di Viaccia al Comune e portare bambini e famiglie in piazza per protestare contro questa vergogna. Sembra che si siano dimenticati di noi". Dal Comune si fa sapere che i lavori sono seguiti passo passo dall’amministrazione, anche perché devono rispettare le scadenze Pnrr per evitare di perdere i fondi stanziati. Pur essendo ancora ampiamente all’interno di tali scadenze, l’attenzione è massima, da parte del Comune, per sollecitare le ditte.

L.M.