Ancora operai al nero e clandestini. Ancora poca sicurezza nelle fabbriche a gestione cinese del Macrolotto. Non una novità, certamente, ma l’ennesima conferma di un sistema che è difficile da debellare in nome della sicurezza sui luoghi di lavoro e contro lo sfruttamento.
L’ultima scoperta è stata fatta dal gruppo di Lavoro interistituzionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo, coordinato dalla Prefettura, di cui fanno parte polizia, carabinieri, guardia di finanza, Ispettorato del lavoro, Asl, Inps, vigili del fuoco, municipale, Alia e Agenzia delle Dogane. L’attività ispettiva è stata portata a termine mercoledì e ha riguardato 9 aziende, tutte operanti in un unico complesso industriale in via IV Novembre. Le modalità di intervento sono state definite in un tavolo tecnico che si è tenuto in Questura e hanno richiesto il coinvolgimento di un ingente numero di uomini e mezzi.
Complessivamente sono stati identificati 81 cittadini stranieri, di cui 17 clandestini. Delle 9 aziende sottoposte a controllo, sette sono state sospese per l’impiego di lavoratori risultati assunti senza regolare contratto, in totale 24, mentre nei confronti di otto imprese sono state fatte sanzioni per oltre 100.000 euro.
A carico delle ditte ispezionate sono state accertate violazioni sia di natura amministrativa che
penale, tra le quali diffuse condizioni igieniche non adeguate e presenza di macchinari da lavoro privi di alcune componenti di protezione o non sottoposti a corretta manutenzione.
Per le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, gli ispettori hanno proceduto al sequestro preventivo di otto locali all’interno dello stabile. Inoltre, in una delle ditte controllate è stato trovato un dormitorio all’interno dei locali destinati alla produzione. "Particolarmente efficace risulta il metodo di azione con cui il Gruppo opera, in quanto consente di integrare le diverse professionalità degli Enti che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo comune di garantire la sicurezza dei lavoratori e salvaguardare l’economia legale, minacciata dalla concorrenza sleale di chi non rispetta le regole. Promuovere una regia unica della complessa e variegata gamma di competenze messe in campo continua, dunque, ad essere uno degli impegni prioritari", spiegano dalla Prefettura.