"Nel piano di rilancio
di Gida sono state fondamentali le banche del territorio che hanno creduto nell’azienda
e hanno investito nella città". Così Daniele Matteini ricorda
il percorso con gli istituti di credito andato in scena negli ultimi mesi.
"Voglio ringraziare Iccrea Bancaimpresa, Banca Alta Toscana e Chianti Banca che insieme hanno fornito la maggior parte della finanza necessaria", dice Matteini.
"Poi è stato importante per raggiungere la cifra di 8 milioni di euro
di finanziamenti il ruolo pure di Banca di Cambiano e Ubi Banca. Anche Mps ci ha sempre sostenuto e come istituzioni ci è stata vicina la Fondazione Cassa
di Risparmio di Prato:
la prima a credere nel piano di Gida. Curioso invece il fatto che le principali banche italiane, le cosiddette grandi banche del Nord non abbiano partecipato
al piano. Il mercato
è libero, evidentemente
il progetto non gli
è piaciuto".