"In prima elementare giocando nel giardino della scuola di Comeana, sentivo gli altri bambini gridare ‘Scappa dal Mostro!‘, come in altri momenti avrebbero urlato ‘Scappa dal lupo!’. Arrivavo a casa e in tv davano in diretta il processo Pacciani. Sono nato tre anni esatti dopo l’ultimo delitto e cresciuto quando la vicenda giudiziaria era giunta in aula. Interessarmi del Mostro fu quasi spontaneo, specie dopo che nonno Valter mi aveva iniziato alla passione per il genere crime, i gialli, il mistero". Sono i ricordi di Edoardo Orlandi, avvocato pratese, ricercatore in criminologia e medicina legale all’università di Firenze, grande appassionato e approfondito conoscitore delle vicende dei duplici delitti per mano del serial killer fino al 1985. Per Giunti ha scritto il libro “Nessuno – Voci nella storia del Mostro di Firenze“, ispirato all’omonimo podcast di grande successo, in rete dal 2021 da cui è stato tratto anche un bel lavoro teatrale. Podcast, libro e rappresentazione teatrale sono stati firmati anche Eugenio Nocciolini, calenzanese, drammaturgo e insegnante di teatro.
La vicenda del Mostro è protagonista dell’incontro che si tiene oggi dalle 15 alle 18 nella sala del Gonfalone della Provincia (via Ricasoli 25) organizzato da Aiga, associazione italiana giovani avvocati. I saluti introduttivi sono di Matteo Pica Alfieri, presidente di Aiga Prato, a seguire gli interventi di Edoardo Orlandi appunto, consigliere Aiga Prato e di Francesco Cappelletti, esperto anche lui della vicende del Mostro e coautore del libro "Delitto degli Scopeti. Giustizia mancata". Cappelletti ha acceso i riflettori sulla storia dell’ultimo delitto attribuito al Mostro di Firenze, "attraverso errori investigativi e lacune processuali ma ha offerto anche una ricostruzione circostanziata e attuale del modus procedendi della giustizia in Italia". E proprio sul delitto degli Scopeti che si sta nuovamente indagando. Perché il caso del Mostro è destinato a non finire mai.