
Medici
Prato, 29 settembre 2019 - «La riorganizzaione degli spazi del pronto soccorso di Prato è diventato un modello di riferimento per gli altri pronto soccorso dell’Asl Toscana Centro che necessitano di un ritocco». A parlare è Paolo Marchese Morello, direttore generale dell’azienda sanitaria, che nel contempo annuncia il potenziamento dei servizi territoriali grazie all’attivazione di una casa della salute a Prato. La prima casa della salute in città, alla quale si aggiungerà quella del distretto di San Paolo, da costruire ex novo, mentre sul territorio provinciale ne è prevista una a Vernio, già in fase di realizzazione, e una a Poggio a Caiano. La prima casa della salute pratese sorgerà nell’istituto diagnostico «Santo Stefano» in via Ferrucci di proprietà della Misericordia, unico ente che ha risposto all’avviso di interesse pubblico emesso da Asl e Società della Salute per la ricerca di un immobile da affittare.
Un edificio nuovo e accogliente, che risponde alle peculiarità necessarie ad ospitare le attività della casa della salute, che sorgerà al pian terreno su una superficie di circa 500 metri quadrati. Qui si trasferiranno una ventina di medici di famiglia, facenti parte di un’aggragazione funzionale territoriale (Aft), quella di via Baldanzi. I mutuati non si allontaneranno troppo da lì e potranno accedere agli ambulatori passando da via Fra Bartolomeo, dove si trova anche il parcheggio. L’Asl pagherà un affitto annuo di 61.845 euro. «La novità è che qui i medici di famiglia potranno disporre anche di strumenti di diagnostica di base - prosegue Morello - il che permetterà un’appropriatezza di cura sul territorio».
Ci sarà anche la guardia medica. Venti dottori massimalisti possono avere fino a 1.500 pazienti ciascuno «il che significa che tanti di quei codici di lieve entità che ora arrivano in pronto soccorso potranno trovare risposte alternative - afferma Nicola Ciolini, consigliere regionale Pd - Obiettivo della Regione Toscana è di valorizzare le risorse presenti. Sarà indispensabile la collaborazione dei medici di famiglia in questo cammino di cambio di mentalità sanitaria». La casa della salute di via Fra Bartolomeo è quasi pronta e sarà attiva entro la fine dell’anno. «Questa iniziativa è vista positivamente - chiosa Guido Moradei, presidente dell’Ordine dei medici - Si tratta di offrire un servizio che prevede una organizzazione differente rispetto a quella seguita fino ad oggi. La sfida è l’integrazione con la parte diagnostica» .