REDAZIONE PRATO

Inaugurato il borgo «TuttoèVita», l’oasi che cura il dolore

Il borgo di Mezzana di Cantagallo è stato recuperato. Un hospice e attività per combattere il dolore

<p>Ieri il borgo di Mezzana &egrave; stato inaugurato</p>

Prato, 24 giugno 2023 – Stamani a Mezzana di Cantagallo, Appennino pratese, è stato inaugurato il borgo «TuttoèVita» che rinasce dai ruderi come villaggio di comunità per la cura integrale della persona. A tagliare il nastro, con centinaia di persone che sono arrivate per fare festa da tutta Italia, c’erano padre Guidalberto Bormolini, il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno e la consigliera regionale Ilaria Bugetti, gli amministratori che hanno accompagnato e seguito con grande partecipazione e passione il progetto.

«L’impossibile è possibile», ha ripetuto anche stamani padre Bormolini. Il recupero dell’antico villaggio, abbandonato definitivamente negli anni Cinquanta del Novecento, sembrava davvero una missione impossibile ma il sogno - grazie all’impegno dei Ricostruttori nella preghiera, dell’associazione TuttoèVita, e di tanti volontari – è diventato una realtà. Decisivo l’appoggio e la collaborazione del Comune di Cantagallo che nel 2015 ha pubblicato il bando per la vendita del Borgo di Mezzana con i suoi dodici ruderi da ristrutturare, il terreno e il bosco che lo circonda. I Ricostruttori hanno risposto e si sono lanciati nell’impresa con una mobilitazione che ha coinvolto centinaia di generosi volontari.

«Come si fa a non rimanere coinvolti? Il Borgo è un luogo vero di accoglienza, spiritualità e solidarietà - ha messo in evidenza il sindaco Bongiorno – un posto dove si viene abbracciati col sorriso, dove le religioni e le culture si incontrano». Emozionata la consigliera Bugetti: «Questo è un progetto visionario, un esempio che farà da riferimento anche nel futuro, un patrimonio anche per la Regione Toscana», ha sottolineato, ricordando Riccardo Turchi, il sindaco che aveva acquistato il borgo dal patrimonio regionale. Alla cerimonia hanno partecipato anche Maurizio Niccoli e Claudio Barbarisi del Rotary Filippo Lippi e Prato, impegnati nel sostegno al borgo. C’è stato un momento in cui al lavoro nel cantiere del borgo, di ispirazione cristiana, c’erano volontari laici, cattolici, ebrei, protestanti, buddisti, musulmani e induisti. In tanti, anche nelle istituzioni, hanno seguito il progetto. Tanti amici, anche artisti, hanno accompagnato la ricostruzione. Secondi i promotori «TuttoèVita» rappresenta un’esperienza unica in Europa.

«Accogliere chiunque, anche chi è colpito da una malattia grave e, in una società di illusoria immortalità, soffre di un dolore totale: fisico, psichico e spirituale», ha ricordato padre Bormolini. Un’opportunità di cura integrale che abbraccia le tre dimensioni dell’uomo, come raccomanda l’Oms. Per questo nel cuore del Borgo verrà realizzata la Casa del grano che accoglierà l’hospice TuttoèVita. Un luogo dove le persone sono accompagnate a vivere in pienezza ogni istante, partecipando a tutte le attività e alla vita del Borgo e dei suoi abitanti, nei limiti imposti dal proprio stato di salute. Quindi non isolate, ma parte vitale di un villaggio abitato da monaci, da famiglie e da bambini.

Il cuore del borgo è la piazza degli Angeli, luogo dell’incontro dell’amicizia e dello scambio. È stata ricreata l’antica piazza del paese, con il suo muretto protettivo, che si affaccia sulla valle di Mezzana. All’ingresso del villaggio si trova la Casa del Pane, edificio dedicato ai servizi e alla foresteria per l’ospitalità al primo piano. Sono state già ultimate la Casa dei monaci con la sua cappella e l’erboristeria, la Casa delle arti, la Casa incontri con la cripta in pietra naturale e la volta a botte. Intanto ha già preso il via il progetto agricolo: sul ripido versante che guarda la valle sono stati creati terrazzamenti con aiuole rialzate per gli ortaggi.

Prosegue anche domani, domenica 25 giugno, la due giorni di festa con esperienze, musica, spettacoli, teatro. Intervengono, tra gli altri, i musicisti Barbara Zoletto, Carlo Guaitoli ed Emiliano Toso. Angelo Privitera e Fabio Cinti, storici collaboratori di Franco Battiato, concluderanno la festa. In futuro ci sarà la possibilità di fare colloqui con alcuni dei volontari «TuttoèVita» impegnati con chi sta affrontando una malattia, un lutto, oppure affronta una crisi di senso nella vita, e di ricevere informazioni sui percorsi che saranno offerti all’interno del progetto del Borgo TuttoèVita su questi temi. Si può partecipare a danzaterapia e arteterapia per riscoprire la propria creatività, ci saranno sessioni di yoga, rilassamento e respiro per ritrovare il collegamento con il proprio corpo, spazi in cui sperimentare la musica, e la possibilità di conoscere i benefici della Greentherapy nel bosco e nei prati del Borgo. E naturalmente ci sarà l’opportunità di fare esperienza di meditazione e preghiera del cuore, sapientemente guidati.

Ecco il link che consente di aderire al crowdfunding per il completare il recupero e realizzare la Casa del Grano: https://www.produzionidalbasso.com/project/1000-pietre-vive-per-il-borgo-tuttoevita/