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Prato, incendi simultanei in due aziende di logistica: possibili legami, indagini sulle cause

I due roghi sono divampati in due società gestite da imprenditori cinesi. Il primo in via dei Confini a Prato, il secondo a Seano. Sul posto i vigili del fuoco per spegnere le fiamme

Due incendi simultanei a Prato. Sono divampati nelle ultime ore in due aziende gestite da imprenditori cinesi nel settore della logistica.

Due incendi simultanei a Prato. Sono divampati nelle ultime ore in due aziende gestite da imprenditori cinesi nel settore della logistica.

Prato, 16 febbraio 2025 – Due incendi simultanei a Prato. Sono divampati nelle ultime ore in due aziende gestite da imprenditori cinesi nel settore della logistica. Il primo è avvenuto in via dei Confini a Prato, mentre il secondo a Seano. A comunicarlo è il procuratore Luca Tescaroli in un comunicato diffuso nella mattina di domenica 16 febbraio. 

I roghi, che si inseriscono in una serie di eventi analoghi che interessano il territorio pratese, sembrano avere un elemento in comune: entrambi sono stati innescati da pacchi provenienti dalla stessa impresa. 

I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per spegnere le fiamme. La Procura di Prato ha incaricato gli agenti della squadra mobile e i carabinieri di condurre le necessarie indagini per accertare le cause degli incendi e identificarne i responsabili. 

Recavano lo stesso indirizzo mittente, un luogo francese, i due pacchi che avrebbero costituito l’innesco. I due casi, secondo la procura, potrebbero essere collegati a molti altri episodi criminali avvenuti negli ultimi anni a Prato, città che ha visto riaccendersi una sorta di faida tra bande criminali di orientali sotto la forma del cosiddetto "racket delle grucce".

Gli inquirenti stanno mettendo in fila tentati omicidi, incendi e agguati avvenuti e avrebbero individuato un filo rosso di eventi che sarebbero gli uni le conseguenze degli altri. La guerra tra bande per l'imposizione delle grucce alle ditte del più grande distretto d'Europa del fast fashion è anche il fuoco di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Alla periferia industriale di Prato, nei Macrolotti 1 e 2, ci sono oltre 5mila aziende del settore: la produzione di questo supporto per gli abiti, secondo stime dei sindacati, muove in città ricavi per 100 milioni di euro l'anno.