
L’incendio avvenuto la notte del 10 aprile in via Lamarmora
A seguito dell’incendio che ha interessato un’area di scarico abusivo di rifiuti in via Lamarmora, già posta sotto sequestro dalla polizia municipale, il sindaco Simone Calamai ha emesso una nuova ordinanza contingibile e urgente per la tutela della pubblica. Secondo le prime informazioni fornite dalle autorità competenti quali Arpat e Asl di Prato, "l’incendio ha causato un’emissione di fumi e polveri che potrebbero essersi depositate nelle aree circostanti, compresi gli orti privati". Decadono le previsioni contenute nell’ordinanza sindacale di ieri che imponevano la chiusura delle finestre, poiché sono state concluse le attività di smassamento previste dai vigili del fuoco nell’ambito delle verifiche per escludere la presenza di persone. "La situazione comporta ancora un potenziale rischio per la salute pubblica, in particolare per le vie respiratorie e per l’assunzione alimentare di prodotti contaminati". Pertanto, in attesa dei risultati delle analisi da parte di Arpat e Asl, il sindaco raccomanda di non avvicinarsi all’area, non toccare detriti e non tagliare l’erba nei 50 metri dall’area interessata dall’incendio. Per i proprietari di orti e coltivazioni è vietato il consumo e la raccolta di ortaggi a foglia larga e di frutta provenienti da orti situati nelle vicinanze del sito dell’incendio ed prevista l’immediata sospensione di qualsiasi attività agricola nelle aree coinvolte fino a successive verifiche sanitarie. L’Asl e Arpat provvederanno al campionamento e analisi dei prodotti e dei suoli. Intanto va all’attacco l’opposizione: "Questo evento drammatico è emblematico delle carenze nella gestione del territorio- intervengono Matteo Mazzanti e Mirko De Simoni di Fratelli d’Italia -. È fondamentale avviare immediatamente accertamenti per identificare le responsabilità. È altresì urgente intraprendere azioni concrete per la bonifica delle aree interessate e per l’eliminazione definitiva delle discariche abusive. Noi e le nostre famiglie viviamo a pochi metri dal rogo e non possiamo escludere di aver inalato particelle altamente nocive: qualcuno dovrà rispondere di tutto questo". Il capogruppo in consiglio Antonio Matteo Meoni ha presentato un’interrogazione: "Il sito era sottoposto a sequestro da oltre nove mesi. Perché non sono state intraprese azioni tempestive?", così come il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Marchi chiede urgentemente chiarimenti all’amministrazione sulla gestione e il monitoraggio della discarica abusiva, che avrebbe visto la presenza di materiali altamente pericolosi come l’amianto già da oltre un anno. "È inaccettabile che una discarica di questo tipo sia rimasta attiva per così tanto tempo - dice - senza un intervento adeguato da parte delle autorità competenti".