Prato, 2 gennaio 2025 – Una giungla. E’ quella che ancora ruota intorno al sistema di rilascio dei certificati medici per l’idoneità sportiva, agonistica o non agonistica, come se ancora non si fosse compresa l’importanza dei controlli preventivi per chi decide di praticare una disciplina sportiva, a qualsiasi età. Una materia delicata che, negli anni, spesso è stata al centro di verifiche e controlli, soprattutto da parte dei carabinieri del Nas, arrivati in città per accertare la correttezza e il regolare svolgimento dei test e delle visite necessari per ottenere l’agognato certificato e per svolgere l’attività sportiva in tutta sicurezza. E come accaduto più volte in passato, anche stavolta, la procura ha acceso un faro su alcune strutture pratesi convenzionate con l’Asl e private, autorizzate a rilasciare gli attestati.
Le indagini sono in corso e sulla questione vige il massimo riserbo, ma, secondo quanto appreso, sarebbero già stati sentiti i primi testimoni. A mettere in moto l’inchiesta sarebbero state alcune segnalazioni partite direttamente dal dipartimento di Medicina dello Sport dell’Asl Toscana Centro che avrebbe constato irregolarità in diversi centri. Sotto la lente di ingrandimento della procura sarebbero così finite alcune strutture cittadine che – secondo quanto emerso – starebbero eseguendo esami sommari, che non rispettano i protocolli, rilasciando certificati sportivi agonistici irregolari. La procura ha già sentito, fra i testimoni, alcuni dirigenti della Medicina dello Sport, chiamati come persone informate sui fatti.
L’inchiesta sarebbe aperta da alcuni mesi e gli accertamenti sono ancora in corso. La stretta nei controlli sui certificati medici sportivi è partita da diversi anni per tutelare la salute degli atleti. Molte sono state le operazioni eseguite dai carabinieri del Nas a Prato. Al setaccio sono stati passati, con cadenza quasi annuale, centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori per controllare il rispetto della normativa che regola la medicina dello sport. Appena un anno e mezzo fa, a Prato, i Nas segnalarono all’autorità amministrativa due palestre: in una furono rilevate carenze strutturali, nell’altra fu scoperto che erano stati accettati certificati medici per l’attività non agonistica rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati. Sempre nell’ottobre 2023, furono segnalati due medici che avevano rilasciato certificazione sanitaria per l’attività non agonistica, senza avere i titoli per redigere tali certificati.
In seguito a un altro controllo del Nas, fu segnalata una struttura sportiva che forniva l’idoneità medico-sportiva senza eseguire l’esame delle urine, necessario per questo tipo di certificazione. Addirittura nel 2019, furono sanzionati 40 medici pratesi che avevano emesso certificati di idoneità sportiva non agonistica fasulli.
Laura Natoli