Prato, Incredulità, sgomento e senso di smarrimento. Sono i commenti che i fedeli della parrocchia dell’Annunciazione alla Castellina hanno esternato ieri sui social e nelle chat del catechismo alla notizia dell’arresto di don Francesco Spagnesi.
Era il parroco di tutti da quasi 12 anni. Tra le frasi più ricorrenti: "Sono senza parole", "I sacerdoti dovrebbero dare il buon esempio", "E’ una cosa tristissima", "Provo tanto dolore e tanta compassione". Molti si dicono "sbalorditi" perché dal suo operato come prete non era trapelato nulla della situazione in cui si trovava". E chi aveva notato un certo cambiamento e la sua minore presenza pensava che "si trattasse di una crisi vocazionale o di problemi di salute".
I parrocchiani non sapevano che in aprile don Spegnasi aveva rivelato al vescovo Nerbini il motivo della sua sofferenza, ovvero la tossicodipendenza, e che a quel punto che il vescovo gli aveva imposto di sottoporsi a psicoterapia. Nello stesso periodo i collaboratori parrocchiali e i catechisti avevano cominciato ad accorgersi che qualcosa non andava. Che parlare con il parroco era diventato difficile, che i suoi impegni si diradavano e che spesso veniva sostituito da don Paolo. La data delle prime comunioni era stata posticipata ad ottobre e confermata solo da poco in vista dell’arrivo del nuovo parroco che sarà nominato dalla Diocesi. Le voci che riguardavano le sue difficoltà – anche finanziarie – si erano moltiplicate lo scorso 1° settembre con l’annuncio che don Francesco lasciava la parrocchia della Castellina per un "anno sabbatico" su sua richiesta. Nessuno però ne avrebbe immaginato l’arresto.