Ci risiamo: il maltempo annunciato per oggi torna a far tremare le zone che hanno già passato l’incubo alluvione. La Sala operativa della protezione civile regionale ha emesso un codice arancione per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore con validità dalle 6 fino alle 20 di oggi. Per quanto riguarda la nostra provincia le ore più complicate dovrebbero essere dalle 13 alle 16. La Sala della Protezione civile sarà aperta, fanno sapere dal Comune, dalle ore 7,30.
I sindaci di Vaiano, Vernio e Cantagallo hanno firmato le ordinanze per la chiusura dalle 6 alle 20 di oggi sul territorio dei tre Comuni di tutti i cimiteri comunali, dei parchi e giardini pubblici, degli impianti sportivi e di tutte le attività all’aperto, compresi i mercati. Le scuole saranno invece aperte.
Il Comune di Vaiano ha organizzato una distribuzione di sacchi di sabbia, che avverrà tramite la consegna ai cittadini che potranno presentarsi al magazzino comunale muniti di documento d’identità in via dell’Argine, accanto all’entrata carrabile della Coop, a partire dalle 19.30 di stasera. I sacchi di sabbia verranno distribuiti secondo criteri di priorità, prima ai cittadini residenti nelle zone più a rischio in prossimità dei fossi. Chiusura di parchi, giardini e cimiteri anche a Poggio a Caiano, dove viene rinviata l’apertura al pubblico della Visitazione, che era prevista per oggi.
Un’altra giornata d’apprensione per quelle fette di territorio che stanno ancora facendo i conti con le ferite apertissime dell’alluvione del 2023. Il Comitato "Alluvione Galceti", tramite la sua presidente Laura Aronica, to, torna ad alzare la voe. Al centro ci sono i lavori di ripristino degli argini del torrente Bardena. Lavori iniziati il 18 settembre e stoppati qualche ora dopo. "Ci era stato detto che mancava l’ok della Soprintendenza", riferisce il comitato. Sentito da La Nazione il dirigente comunale Riccardo Pallini ha spiegato l’altro giorno che "la procedura per avere l’autorizzazione paesaggistica e quindi procedere ai lavori è in corso. Abbiamo già l’impresa aggiudicataria, mi auguro che la prossima settimana arrivi l’ok", ha detto. Sgomento il Comitato: "Scopriamo quindi che l’errore è stato fatto da loro a monte. Non si erano preoccupati dei vincoli paesaggistici prima di iniziare i lavori?. L’autorizzazione della Soprintendenza mancava perché dal Comune non era stata ancora inoltrata alcune richiesta di autorizzazione". Aronica, dopo quel famoso 18 settembre, si era premurata di mandare addirittura una pec alla Soprintendenza per sollecitare il rilascio di eventuale autorizzazione: "Ricevo risposta dal funzionario architetto: comunica di non aver alcun rilascio da emettere in quanto non è mai arrivata, da parte del Comune, la richiesta di autorizzazione". Ora la procedura per avere l’autorizzazione è finalmente in corso. Una volta arrivato l’ok i tanto e troppo attesi lavori potranno partire. Ma intanto l’autunno, con giornate ovviamente più complicate sul fronte maltempo, tiene in apprensione chi da troppi mesi convive con questa situazione precaria.
m. c.