Prato, 21 novembre 2018 - Quarantaquattro persone, tra medici, infermieri e tecnici di laboratorio dell'ospedale Santo Stefano di Prato, risultano indagati, con accuse a vario titolo di peculato e truffa, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla guardia di finanza e coordinata dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli della procura pratese.
Secondo gli investigatori, gli indagati avrebbero attuato la prassi irregolare di favorire amici e parenti nell'effettuare prelievi ed esami del sangue senza pagare il ticket sanitario. Stamani gli uomini della guardia di finanza di Prato hanno acquisito documenti nel laboratorio coinvolto nell'indagine. Gli inquirenti hanno scavato indietro nel tempo fino al 2014.
L'Asl Toscana Centro in un comunicato spiega che "sta collaborando con la Guardia di Finanza che, su delega della Procura, sta effettuando attività tecnica per accertamenti su irregolarità emerse nella gestione del laboratorio di analisi in quanto vi è il fondato motivo di ritenere che in più occasioni sia stato eluso il pagamento del ticket" e sottolinea di aver "immediatamente attivato una commissione di inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità nonché la commissione di disciplina".
"La Asl - si legge in una nota dell'azienda - sta collaborando con la Guardia di Finanza che, su delega della Procura, sta effettuando attività tecnica per accertamenti su irregolarità emerse nella gestione del laboratorio di analisi in quanto vi è il fondato motivo di ritenere che in più occasioni sia stato eluso il pagamento del ticket. L’Azienda Sanitaria ha immediatamente attivato una commissione di inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità nonché la commissione di disciplina".