Influenza e Covid non mollano: "Decine in attesa del ricovero"

Pronto soccorso ancora sotto pressione. Il NurSind: "Quasi 100 pazienti in attesa nei momenti di picco"

Influenza e Covid non mollano: "Decine in attesa del ricovero"

Influenza e Covid non mollano: "Decine in attesa del ricovero"

Sono ancora giorni di intenso lavoro al pronto soccorso, sotto pressione ormai da prima delle feste di Natale a causa del mix di influenza e Covid. Gli accessi anche negli ultimi giorni sono stati costantemente sopra la media, intorno ai 260-270 al giorno, con picchi fino a 300 tra la fine dell’anno e capodanno, così come a Natale. Inevitabile, con questi numeri, che l’attesa per un posto letto si dilati, mediamente con 15-20 persone in attesa ogni mattina secondo quanto sostiene la Asl, mentre il NurSind, il sindacato degli infermieri, parla di 50 in media con punte che sfiorano quota 100. Un quadro di pressione, appunto, ma non fuori controllo e che sarebbe migliore dell’anno scorso, quando il Covid faceva ancora più paura. Nonostante i tanti casi, infatti, al momento non se ne registrano di particolare gravità.

La situazione comunque resta da monitorare, soprattutto in considerazione del nuovo lungo ponte festivo dovuto alla Befana. Una situazione che preoccupa appunto il sindacato degli infermieri NurSind, che la definisce "molto difficile nelle province di Firenze, Prato e Pistoia". L’allarme, in particolare, arriva dal coordinamento Toscana Centro secondo il quale i numeri di Prato sono peggiori rispetto a quelli che filtrano dalla Asl.

"All’ospedale di Santa Maria Annunziata il numero degli accessi è superiore alle 120-150 unità al giorno, con una media di 20-30 persone tutti i giorni in attesa di un posto letto. Non va meglio a Torregalli dove i corridoi sono pieni di barelle e gli accessi superano quasi sempre le 100 unità al giorno. Numeri che a Empoli raddoppiano e che comportano per una trentina di persone un giorno di attesa per il posto letto – scrive il sindacato – La situazione dell’ospedale di Prato vede un numero di accessi medio di 250, con picchi in questi giorni festivi di 300 persone. Questo fa sì che siano circa 50 le persone ogni giorno in attesa di ricovero: numeri che durante le feste sono quasi raddoppiati. Al pronto soccorso dell’ospedale di Pescia si presentano quotidianamente dalle 90 alle 110 persone, anche qui con lunghe attese".

E ancora: "A preoccupare – spiega il coordinatore Toscana Centro del NurSind, Salvatore Sequino – sono anche i tempi di attesa dall’arrivo in pronto soccorso al ricovero in reparto. Il congestionamento dei reparti durante le festività, unito alla scarsità cronica di personale, crea una situazione che costringe decine di persone ad attendere il ricovero anche con tempi superiori alle 24 ore. Il sistema sanitario regionale toscano è ormai al collasso e questo è dovuto a un’errata gestione della politica, tutta concentrata sui tagli di spesa piuttosto che sulla tutela della sanità pubblica. Una revisione del servizio sanitario regionale non è più rimandabile, gli ospedali devono essere riorganizzati e anche l’assistenza territoriale. Ma alla base di tutto serve il personale".

Secondo il NurSind "per allentare la pressione sui pronto soccorso serve un potenziamento del territorio, a partire dal numero degli infermieri di famiglia e degli oss fino ad arrivare all’apertura tutti i giorni per 12 ore dei servizi geriatrici al pronto soccorso. Tutti servizi, questi, sospesi durante le festività, che invece potrebbero contribuire a ridurre la pressione sui dea".