
"Abbiamo notato movimenti strani dentro al negozio. Poi siamo andati a vedere le immagini riprese dalle telecamere e ci siamo accorti che mancavano due paia di occhiali. A quel punto ho inseguito il complice e avvisato i carabinieri. È così che abbiamo sventato il furto". Aiman Abazid, titolare dell’Ottica Cavicchi di Corso Mazzoni, è un esempio di coraggio. Mercoledì, di fronte all’ennesimo furto, non ci ha visto più: si è messo a rincorrere uno dei malviventi e alla fine ha recuperato la refurtiva, due paia di occhiali Ray-Ban da oltre trecento euro.
I complici erano due giovanissimi: lui 17 anni, lei 21. Sono entrati in negozio uno alla volta. Avevano studiato il piano nei minimi dettagli e sapevano come muoversi. Mentre il ragazzo distraeva Aiman e la commessa serviva altri clienti, la complice ha allungato il braccio, ha sfilato gli occhiali e li ha nascosti. Poi è uscita. "In quel momento ci siamo accorti che mancavano due pezzi", racconta la commessa, Natascia Ardita. "Ma volevamo essere sicuri, così siamo andati a guardare le immagini della telecamera e abbiamo avuto la conferma". Nel frattempo Aiman ha trattenuto il ragazzo, con la scusa di fargli provare altri occhiali: "Ma lui a quel punto non era più interessato, voleva scappare ed è uscito dal negozio – racconta il titolare dell’Ottica Cavicchi – Io allora ho iniziato a inseguirlo a piedi, lui urlava e mi minacciava in mezzo alla strada, ma io ho non l’ho mollato e ho avvisato i carabinieri. Solo allora il ragazzo ha chiamato la complice per convincerla a restituire gli occhiali". L’inseguimento è proseguito in piazza Buonamici e poi fino al vicolo dei Bocchineri, dove sono intervenuti i militari della sezione radiomobile che dopo una rapida indagine hanno denunciato i due giovani: la 21enne alla Procura di Prato, il ragazzo alla Procura per i minorenni di Firenze. Per lei c’è l’aggravante di aver coinvolto il minore nel furto. Il coraggio dimostrato dall’Ottica Cavicchi è figlio anche dell’esasperazione che accomuna tante attività alle prese con la ripartenza. Perché se alla crisi dovuta all’emergenza sanitaria si sommano anche i furti, allora sì che risollevarsi diventa impossibile. La settimana scorsa anche all’ottica Righi di via Garibaldi sono stati rubati un paio di occhiali di marca, molto costosi. Ma è proprio in questi momenti che le attività dimostrano di voler tenere duro e combattere le ingiustizie con tutte le loro forze. Aiman e Natascia, in particolare, hanno avuto percezione del pericolo, sangue freddo e un gran fiuto da detective. E anche se non capita tutti i giorni di smascherare i colpevoli, il titolare dell’Ottica Cavicchi ne parla quasi con naturalezza.
"Ci siamo abituati – dice a malincuore – Non è la prima volte che subiamo un furto e ormai quando in negozio entrano certi soggetti li riconosciamo subito. Sono rimasto colpito perché stavolta si è trattato di due ragazzi giovanissimi, eppure hanno agito da delinquenti affermati, con un metodo collaudato. Accanirsi sulle attività in questo momento è indecente, è giusto che paghino le conseguenze".