Prato, 15 aprile 2024 – “Il calcio deve rimanere calcio. Non è possibile assistere a episodi di violenza durante e al termine di una partita fra ragazzi, con insulti razziali, lancio di sassi verso l’area spogliatoi e arbitro e squadra ospite scortati all’uscita dalle forze dell’ordine. Ho presentato un esposto alla procura federale e alla Figc provinciale per denunciare quanto accaduto". A parlare è il presidente dello Jolo Calcio, Gianrico Antoni, protagonista suo malgrado con la squadra dei Giovanissimi Provinciali (Under 15) di una brutta pagina, a quanto riferito da alcuni dei presenti, che poco ha a che vedere con lo sport. La squadra pratese, impegnata sabato scorso sul campo dell’Isolotto in una partita importante per tentare di agganciare il terzo posto in classifica, al termine di 90’ combattuti è stata raggiunta in extremis sull’1-1 dopo essere passata in vantaggio a 10’ dal termine.
"Il comportamento di un gruppo di esagitati in tribuna è stato deprecabile per tutta la partita – insiste Antoni –. Hanno offeso ripetutamente i genitori dei nostri giocatori, soprattutto le mamme. Poi se la sono presa con i nostri giocatori e sono volati insulti razzisti all’indirizzo dell’unico nostro calciatore di colore". Già durante la gara di andata, a campi invertiti, c’erano state scintille e alla fine la squadra fiorentina aveva provocato circa 350 euro di danni agli spogliatoi dei pratesi.
Niente in confronto a quanto accaduto al termine della sfida di ritorno. Pare che gli insulti razziali siano volati anche fra giocatori, sempre all’indirizzo del calciatore dello Jolo. Al triplice fischio un gruppo di 20-30 persone, dalle tribune, non pago di quanto fatto durante la partita, ha pensato bene di avvicinarsi alla zona spogliatoi per infastidire i calciatori, provando senza successo a scavalcare la rete di recinzione del vialetto. Si è acceso un primo parapiglia. "L’azione sconsiderata e violenta è poi proseguita e ha raggiunto il culmine quando il gruppo di esagitati è uscito dall’impianto e ha iniziato, dalla strada adiacente, a tirare sassi all’interno della zona spogliatoi – continua il presidente dello Jolo –. Sono state allertate le forze dell’ordine che sono prontamente arrivate al campo sportivo per permettere alla nostra squadra e al direttore di gara di uscire dallo spogliatoio senza ulteriori conseguenze. Sono cose che non dovrebbero mai accadere".
"In queste situazioni non si parla di calcio, bisogna però intervenire in qualche modo. È inutile fare riunioni e parlare di calcio fair play quando i problemi sono ben altri – sottolinea Andrea Fontani, responsabile settore giovanile Jolo calcio – Certi atteggiamenti vanno puniti anche perché in campo poi la situazione può degenerare come è successo ieri a fine partita con offese razziste nei confronti di un nostro ragazzo".
Rammaricati per l’accaduto il presidente della Figc Toscana, Paolo Mangini, e il vice presidente, il pratese Massimo Taiti, che mantengono una posizione prudente in attesa di ulteriori sviluppi: "Quando le forze dell’ordine si presentano ad un impianto sportivo, a maggior ragione quando si parla di una partita di ragazzi, è sempre una sconfitta per tutti – commentano –. Attendiamo di capire cosa ha scritto il direttore di gara nel suo referto arbitrale e cosa hanno riportato nel verbale le forze dell’ordine presenti prima di trarre conclusioni. Ogni società ha il diritto di far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune. La giustizia sportiva poi farà eventualmente il suo corso. Va detto che la società Isolotto si è sempre distinta, in questi anni, per iniziative sul fair play e non sono mai accaduti, in passato, fatti nemmeno lontanamente simili a quelli descritti".
Leonardo Montaleni