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"Intensiva neonatale da potenziare Cure per i bimbi fino ad un anno"

Tornano a salire i casi di virus respiratorio sinciziale, che colpisce soprattutto i pazienti di pochi mesi La proposta di Agostiniani per far fronte ai tanti accessi: "La Tin pratese sia modello di riorganizzazione"

PRATO

"Per fortuna le vacanze di Natale, con la chiusura degli asili nidi e delle materne ci hanno regalato una piccola tregua, ora però ci aspettiamo una risalita di casi a carattere respiratorio". Così Rino Agostiniani, direttore Area pediatria e neonatologia dell’Asl Toscana Centro e tesoriere Sip (Società italiana pediatria) nel fare il punto della situazione riguardo agli accessi pediatrici negli ospedali aziendali. "Attualmente in tutta l’area abbiamo 53 posti letto occupati su 60 e 9 bambini trattati con ossigenoterapia ad alti flussi a causa di bronchioliti da VRS (virus respiratorio sinciziale), ma le terapie intensive hanno una situazione migliore rispetto ad una decina di giorni fa", aggiunge. L’effetto positivo di attenuazione di accessi per le vacanze natalizie pare avere il tempo contato perché "con la riapertura delle scuole e delle occasioni di socialità dei bambini, è prevedibile una ripresa dei casi".

"Dicembre è stato un mese faticoso e i posti, anche al Santo Stefano di Prato, sono stati tutti occupati con diversi bambini sottoposti a terapia di ossigeno terapia ad alti flussi. In ospedali come quello pratese - spiega Agostiniani - dove ci sono sia la subintensiva sia l’intensiva neonatale (Tin), alcuni piccoli pazienti sono stati trattati nella subentiva neonatale, anche di 3-4 mesi e non soltanto quelli fino al mese di vita, come sarebbe previsto per certi tipi di strutture". Nelle pediatrie dell’azienda Toscana centro è stato necessario potenziare le disponibilità di posti proprio per far fronte alle richieste di presa in carico dei piccoli pazienti, la maggior parte dei quali sono stati portati dai proprio genitori per problemi di influenza e di virus sinciziale, le due patologie principali che stanno interessando i bambini piccoli in questo inizio di anno. "Nella pediatria pratese abbiamo aumentato la disponibilità di posti fra 14 e 16 letti posti, la subintensiva può contare su più di 10 posti - afferma il direttore Area pediatria dell’Asl Centro - Adesso ci aspettiamo una prevedibile ripresa di virus influenzale e sinciziale". Per quanto riguada, invece, "l’impatto del Covid nelle pediatrie è limitato. E’ più facile che si scoprano delle situazioni in modo casuale quando i bambini arrivano in ospedale", spiega Agostiniani.

E l’esigenza di ricorrere all’ossigenoterapia per molti bambini, fa accendere l’attenzione su una possibile modifica alle strutture delle Tin. "La progressiva diminuzione dei nati prima del termine fa sì che le l’uso delle Tin possa essere ampliato fino ai 6 mesi di vita. Prato potrebbe essere un buon modello da cui partire per le competenze che vi si trovano, ampliando l’organizzazione ed assistere i bimbi nel primo semestre ed altri anche fino all’anno".

Sara Bessi