REDAZIONE PRATO

Io sono Gianni Cenni : "Basta rendering. Pronti a governare con progetti concreti"

Garibaldi pieno per la presentazione del candidato sindaco. Musica dei Queen, aneddoti, foto personali e la sfida al Pd. "Sono riusciti a distruggere un ospedale in una città con servizi carenti".

Io sono Gianni Cenni : "Basta rendering. Pronti a governare con progetti concreti"

"Don’t stop me now", non fermatemi ora, nessuno mi può fermare. E’ salito sul palco accompagnato dai Queen il candidato sindaco del centrodestra, Gianni Cenni, Fratelli d’Italia, 60 anni, avvocato, ex assessore all’urbanistica, in un Garibaldi strapieno tanto che si è reso necessario allestire un maxi schermo per permettere a tutti di assistere all’appuntamento. "Pensavamo che oltre 300 posti fossero sufficienti per tutti e invece non lo sono. È un buon inizio", le prime parole di Cenni sul palco, dove è salito con un po’ di ritardo per permettere a tutti, appunto, di poter partecipare. In prima fila, tra gli altri, il sottosegretario Giorgio Silli (Noi Moderati), il deputato FdI Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione, il senatore FdI Patrizio La Pietra, la deputata FdI Chiara La Porta, il leader provinciale della Lega Daniele Spada e Rita Pieri (FI), che è stata collega di giunta di Cenni e possibile candidata a sindaco.

Pantaloni, camicia e maglia, emozionato ma anche rilassato, Gianni Cenni ha diviso l’appuntamento de Il Garibaldi in due momenti. Il primo pensato per presentarsi, come diceva il titolo, "Io sono Gianni", il secondo più politico per lanciare il messaggio che "il futuro della città è ora" e che si può vincere. Nella prima parte spazio ai sentimenti, alla famiglia, al collega di studio, alla passione per il cinema e la bicicletta, alla goliardia, con foto personali proiettate sullo schermo per dire che affetti, fiducia e tenacia per lui sono importanti, rappresentano quello che è. "Per me il principio della fedeltà al mandato conta e posso garantire fin da ora che non verrò mai meno alla fiducia degli elettori e dei cittadini".

Spazio anche ad aneddoti e citazioni. "Perché i Queen? Perché a 18 anni, per la prima volta, andai a Zurigo per assistere ad un loro concerto". Poi ancora un ricordo personale: "Dovevamo fare questo appuntamento la settimana scorsa, ma la tragedia del cantiere Esselunga ci ha portato a scegliere il 24 febbraio che è anche il giorno in cui è morto mio padre, tre anni fa. Da lui ho assorbito l’orgoglio di essere pratese. Come diceva Tolkien: le radici profonde non gelano". Dal ciclismo (l’altra grande passione, con citazione sul palco, è il cinema) invece arriva "la tenacia. Ho fatto tante volte la Nove Colli, che ha circa 90 chilometri di salita. Io ho sempre scelto il percorso più lungo. E mi ripeto ogni volta: mai smettere di pedalare e mai mettere il piede a terra".

Il candidato sindaco del centrodestra è passato poi alla politica. "Il lavoro viene al primo posto, inteso soprattutto come impegno personale, passione, entusiasmo per quello che si fa. Noi siamo pratesi e il lavoro non ci spaventa". E proprio nel segno della concretezza mancata è arrivato l’attacco al Pd di governo: "Negli ultimi dieci anni abbiamo visto tanti rendering, ci sono stati solo grandi proclami e progetti irrealizzabili. Va bene la cornice ma al pratese interessa la tela e di tele non ne abbiamo viste". Applausi e rilancio: "Prato ha bisogno di nuovi stimoli, bisogna tornare al pragmatismo, noi siamo quelli del fare e lo posso dire perché lo abbiamo dimostrato, da Palazzo Pretorio a piazza delle Carceri". Apprezzato il passaggio sul vecchio ospedale: "Sono riusciti a demolirlo in una città dove c’è una gravissima carenza di servizi sanitari".

Chiusura sul leit motiv della campagna elettorale: "Noi siamo quelli che vogliono tornare ad essere protagonisti, siamo il coraggio contro l’immobilismo, la pratica contro la teoria. Tutti insieme si vince". Il viaggio è cominciato. "Dont’stop me now".

Leonardo Biagiotti