Son di Jolo, son d’Aiolo, sono aiolese, ma non di Prato. Perché Iolo, o Jolo, è Iolo e i residenti della frazione a sud di Prato tengono molto alle loro radici. "Anche perché – spiegano - se a Iolo non ci vieni per un motivo non ci passi per niente". Insomma un feudo a se stante. Un paese di 4500 anime. Con due parrocchie: la più importante quella di San Pietro a Iolo, la più antica quella di Sant’Andrea. Una frazione viva, non dormitorio, dove si sta bene e tutti si conoscono anche se, piano piano, sta diventando luogo privilegiato per l’acquisto di abitazioni da parte di cittadini cinesi per la vicinanza del Macrolotto. "Ci stiamo "cinesizzando" - spiega don Giancarlo Innocenti di San Pietro– oltre ad aver rilevato alcuni negozi come lo storico bar Giotto e il negozio di giocattoli Nenciarini, i cittadini cinesi cercano soprattutto abitazioni dato che ci troviamo molto vicini ai pronto moda. Proprio per questo le quotazioni delle case a Iolo sono molto salite. Naturalmente non ci sono solo i cinesi, ma anche pakistani, marocchini, polacchi, rumeni, bengalesi. Le seconde generazioni si stanno integrando per fortuna, per esempio a scuola ci sono classi dove la metà dei bambini sono stranieri". Fra le attività della parrocchia il catechismo, l’oratorio estivo. "Anche se piano piano – spiega don Giancarlo – le classi stanno diminuendo di numero perché c’è un basso tasso di natalità, e questo è un grosso problema. Svolgiamo anche campi scuola, musical, organizziamo la settimana dello sport e campi scuola sulle Dolomiti". A Iolo è presente inoltre la Casa Madre delle Suore Domenicane del Santo Rosario con residenza per anziani. Fra i punti di aggregazione e socializzazione c’è l’Asd Jolo Calcio che conta oltre 200 iscritti fra scuola calcio e calcio giovanile. "Fra i ragazzi – spiega il presidente Gianrico Antoni - c’è una grande voglia di portare la maglia rossoblu. Siamo un grande spazio di aggregazione e socialità con anche ragazzi stranieri che si sono integrati benissimo. Sono molto contento del lavoro che stiamo svolgendo". Lo Jolo Calcio collabora con un’altra delle attività da oltre 30 anni presente in paese, cioè l’oratorio. "La nostra – spiega Chiara Aiazzi responsabile dell’oratorio – è una realtà poliedrica, è un centro di aggregazione per bambini, ragazzi, giovani e famiglie. E’ nato da una sfida, prima esclusivamente estiva rivolta solo ai bambini poi negli anni è diventato un centro feriale e festivo. Con ogni gruppo – continua - affrontiamo un tema afferente alla dimensione della crescita cercando di intrecciare le diverse situazioni di vita dei ragazzi con il Vangelo. La sfida più grande è il senso di appartenenza che vediamo crescere. C’è bisogno di ascolto, di condivisione, di accompagnamento in modo da sfuggire a quella solitudine che spesso i ragazzi si trovano a vivere. La bellezza è che questi ragazzi che vivono in oratorio poi diventano loro stessi soggetti di responsabilità, persone che a loro volta accompagnano gli altri per cui c’è questa bella catena virtuosa: si entra in oratorio da bambini, si cresce, poi si diventa grandi poi si fa diventare grande qualcun altro per poi fare dell’oratorio un trampolino di lancio per i mondo". Importante la presenza della locale sezione della Misericordia che nel 2021 ha compiuto 100 anni. " Il primo nucleo in realtà – spiega il presidente Giovanni Gorini - nacque nel 1910 nella Parrocchia di San Pietro. Poi la fondazione nel 1921 e l’inaugurazione della sede nel 1924. La prima sede fu la canonica, poi alcuni locali accanto alla pieve e adesso si trova in una grande struttura acquistata per metà e poi, nel 2012, raddoppiata, anche per dare inizio, con la prima ambulanza, e al servizio di emergenza 118. La sezione oggi conta 750 iscritti e più di cento confratelli e consorelle facenti servizio a favore della popolazione. "Oggi ci occupiamo dei servizi sociali e di emergenza – continua il presidente Giovanni Gorini - In particolar modo importante è il centro prelievi e probabilmente presto avremo anche il Cup. Collaboriamo con la parrocchia per la festa del Volontariato, poi c’è il Presepe Vivente che ci vede ogni due anni protagonisti insieme alla parrocchia". In paese manca uno sportello bancomat. Sono invece molti i servizi a partire dalla stazione dei Carabinieri. Presenti anche due circoli Arci. Uno dei grossi problemi che riguardano i terreni intorno a Iolo è lo scarico abusivo di sacchi neri. "Non c’è giorno – spiega Gorini – che non ci troviamo lungo strade e corsi d’acqua questi benedetti sacchi neri. E’ davvero una piaga difficile da combattere ed è un dispiacere vedere il nostro verde così deturpato".
Monica Bianconi