Luigi Caroppo
Cronaca

Irace lascia Estra dopo l’attacco di Macrì a Prato

Tensioni tra vertici di Alia Multiutility ed Estra: Irace e Macrì in contrasto durante audizione a Prato. Dimissioni e divergenze evidenziano frattura interna. Un messaggio alla politica chiaro.

Parole di fuoco che segnano un abisso tra i vertici operativi di Alia Multiutility ed Estra, una delle tre maxi partecipate (con Alia e Publiacqua) della holding della Toscana centrale. Alberto Irace contro Francesco Macri e viceversa (come si era evidenziato durante l’audizione a Prato nella commissione consiliare Controllo). L’amministratore delegato della Multiutility Irace ha lasciato il suo posto di direttore generale di Estra di cui Macrì è presidente esecutivo. Che la tensione fosse evidente si era capito bene durante il confronto nella commissione presieduta da Gianni Cenni ma anche dalle dimissioni alcuni giorni dopo di Demetrio Mauro, cfo della Multiutility da amministratore delegato di Estra energie. 

'Considerato il clima di crescente conflittualità tra i consiglieri di amministrazione della società, con particolare riferimento alle divergenze di opinioni sulla struttura di governance del gruppo Estra, nonché il perdurare di un costante atteggiamento ostruzionistico e non collaborativo teso a focalizzare l’attenzione del Consiglio unicamente su aspetti di mero formalismo amministrativo e non anche su obiettivi strategici condivisi nel Piano industriale, non ritengo sussistano, allo stato, le condizioni per assicurare il perseguimento degli obiettivi definiti nel Piano stesso. Per effetto di quanto sopra comunico, pertanto, le mie dimissioni con effetto immediato dalla carica di Direttore generale'. Questo quanto espresso nella lettera di dimissioni indirizzata al Consiglio di amministrazione e ai componenti del Collegio sindacale di Estra Spa, un atto che pone ai soci la necessità di un rapido chiarimento sulla governance e gli obiettivi condivisi.

Le deleghe del Direttore generale rimangono in capo all’Amministratore delegato Nicola Ciolini.

Estra nell’ultimo anno di gestione ha fatto registrare più 18% di investimenti, Ebitda in crescita del 22%, un utile netto in crescita del 61% rispetto al settembre 2023 e il raggiungimento del picco storico di 922.000 clienti.

"La società che presiedo - aveva detto Macrì nell'audizione a Prato in commissione Controllo- non ha slancio con il progetto Alia sopra la testa, è confinata in un recinto: una macrostruttura sopra, tutto il resto sotto. Io stesso subisco il controllo di Alia, hanno detto occupatevi di energia e tra un anno vediamo. Ma Estra non si può ridurre ad una business unit...". E tra meno di una settimana c’è l’assemblea dei soci, guida il fronte dei sindaci Ilaria Bugetti.

Luigi Caroppo