FEDERICO BERTI
Cronaca

Isabella De Bernardi, il legame con Prato nel ricordo del padre Piero

La figlia del grande sceneggiatore è scomparsa a soli 57 anni. Premi, conferenze, rassegne: una presenza costante e gentile

Isabella De Bernardi

A soli 57 anni se n’è andata Isabella De Bernardi, figlia del grande sceneggiatore Piero De Bernardi, che ha scritto le pagine più belle del nostro cinema, nato nel 1926 in palazzo Banci Buonamici. Pur essendo nata a Roma e trasferitasi poi a Milano per lavorare ad altissimi livelli nel settore della pubblicità, Isabella ha sempre mantenuto uno stretto rapporto con la città natale del padre. Non mancando mai a nessuna commemorazione pubblica tutte le volte che Prato ha omaggiato il grande scrittore di cinema. Come non ricordare alcuni dei copioni più celebri scritti da Piero nel corso di una lunga carriera durata oltre sessant’anni, fra gli oltre 200. Per entrare nella storia del cinema sarebbero bastati titoli come i più grandi successi di Mario Monicelli ("Amici miei", "Il marchese del Grillo") o di Carlo Verdone ("Io e mia sorella", "Viaggi di nozze"). Oppure il capolavoro di Sergio Leone "C’era una volta in America". Piero e Isabella, un padre ed una figlia, spesso insieme a Prato. Come nel 2004 quando entrambi parteciparono alla presentazione del libro "Le salde mura" di Francesca Posio in cui si raccontava la vita di tanti partenti e cuginetti nell’affollato palazzo Banci Buonamici prima della seconda guerra mondiale. Per Piero ed Isabella fu un ritorno in città nei luoghi tanto cari. Oppure quando la Camera di Commercio organizzò un evento al Politeama nel dicembre 2004. E dopo la morte di Piero nel 2010, la figlia Isabella ha continuato a partecipare ogni volta che in città si parlava del suo cinema: a fine 2010 nelle quattro serate al Terminale messe a punto dal Soroptimist, nel 2012 quando in palazzo Banci Buonamici fu apposta una targa davanti alla cameretta in cui era nato il grande sceneggiatore. Infine ad ogni edizione del Prato Film Festival di Romeo Conte, anche solo per premiare la migliore sceneggiatura (un premio intitolato alla memoria di Piero). Tra Prato e Isabella è sempre stato "amore", un legame d’affetto che rimarrà nel tempo. Ma i fans di Verdone continueranno ad amarla anche per la sua partecipazione a "Un sacco bello" nel ruolo della ragazza hippy. Una sequenza che le ha permesso di entrare nella storia della commedia made in Italy, pur abbandonando subito dopo il cinema per dedicarsi alla pubblicità. Addio dolce Isabella. Presto Prato ti ricorderà.