
Jury Chechi
Prato, 16 marzo 2016 - Mezzogiorno, su Facebook social rimbalza la «notizia». La fonte è notiziarioeuropeo.altervista.org e spara: «Lutto nel mondo dello sport: morto Yuri Chechi. Se n’è andato all’età di 47 anni il celebre ‘Signore degli anelli’. Chechi, il ginnasta più forte della storia italiana, è venuto a mancare in mattinata...». Poco dopo Jury Chechi (il suo nome si scrive così, ma spesso lo sbagliano), risponde al telefono.
Mi sembri in forma...
«Certo! ‘Stai bene? Dovresti essere morto...’. Me l’ha detto poco fa la mia compagna, mentre mi allenavo in bicicletta...».
Immagino le telefonate
«Mi sta chiamando un monte di gente, meglio riderci su. Il primo è stato Antonio Rossi»
Il campione di canoa, quello bello?
«Sì, lui. Ma quello bello sono io, lui è quello simpatico. Siamo amici, Antonio adesso è assessore regionale in Lombardia. Mi ha chiamato dalla giunta, erano preoccupati... Uno scherzo di cattivo gusto»
Cosa non si farebbe per un click
«E’ bella libertà che consente la rete, ma non ci sono limiti e censure. E a volte più sono c...., più diventano virali. Non voglio neppure darci troppo peso. L’importante è stare bene»
A Prato ci sei spesso?
«Sì, quando torno vivo sempre in via Magnolfi. Qualcosa si sta muovendo sui problemi dello spaccio e della sicurezza, speriamo che la situazione migliori. Guai ad abbassare la guardia»
E poi?
«C’è il mio agriturismo, che mi dà tante soddisfazioni»
E le prossime Olimpiadi
«Sarò a Rio, ci sono molti progetti anche con la televisione. Sto bene e sono contento. Che nessuno si preoccupi...»