
La bella lezione di Ettore "Pulisco la mia montagna"
E’ una storia piccola, questa. Ma non è storia scontata. E allora la raccontiamo. Monte Tavianella, 1100 metri, un pungo di case (quindici o poco più), un ristorante. Borgo minuscolo e autentico sull’Appennino Bolognese nel comune di Castiglione dei Pepoli.
Il protagonista di questa storia è un bimbo pratese: Ettore, 7 anni, due occhioni vispi e scuri. Un bel giorno di qualche giorno fa Ettore ha pensato di infilare i guantoni del babbo sulle sue manine da bambino. E di ‘pulire casa’. I sentieri, i boschi e i prati di Monte Tavianella, dove la sua famiglia da generazioni ha una casa di proprietà dove passare giorni al fresco e nella natura. Ettore ama quei posti e quando, durante un’escursione con la famiglia, ha visto le tracce di un’umanità maleducata ha deciso di rimboccarsi le maniche. Mamma Laura sorride, a ripensarci: "Guarda quanti rifiuti, mi ha detto. Voglio raccoglierli. Puliamo la montagna".
Infilati i guanti del babbo, Ettore, con l’aiuto della mamma, del babbo, di zia Sara e anche del fratellino di 3 anni, Giulio, ha raccolto di tutto: cartacce, plastica, bottigliette, lattine. Su per quel sentiero – in questa caccia senza tesoro – c’è qualcosa sotto terra: un tappettino della doccia... Addirittura.
Ettore non si stanca e infila tutto nei sacchi della spazzatura. Che piano piano si riempiono. Tutto quello che il popolo dei pic nic si è lasciato dietro con l’arroganza di certi ospiti che non vorresti mai più rivedere. Dopo qualche ora tre sacchi sono stati riempiti. Di tutto. E l’immondizia è stata poi gettata nei cassonetti. "Ci voleva tanto? – riflette Laura –: noi ai bambini abbiamo sempre insegnato a non gettare nulla per terra. Nemmeno un fazzoletto di cara. Si butta nel primo cestino, oppure si porta a casa. Mi sembra normale, no?". Dovrebbe esserlo, se non altro.
"Sa cosa ha colpito Ettore e il suo fratellino? – continua Laura – Tanti escursionisti quel giorno, passavano accanto e noi, ci guardavano, anche incuriositi. Noi e due bambini con questi sacchi pieni di rifiuti. Ettore mi ha detto: mamma, ma nessuno ci dà una mano?".
Maristella Carbonin