La cardiologia si potenzia. Interventi all’avanguardia

Un angiografo di ultima generazione è stato comprato grazie ai fondi Pnrr. Maioli: "Sistema multidisciplinare per indagini diagnostiche e terapeutiche".

La cardiologia si potenzia. Interventi all’avanguardia

Il. macchinario ha sostituito quello vecchio che aveva all’attivo oltre 15mila procedure

Un nuovo angiografo digitale di ultima generazione per procedure di cardiologia interventistica è stato installato nella sala di Emodinamica ‘2’ dell’Unità operativa di Cardiologia del Santo Stefano. L’installazione del nuovo angiografo, acquistato con i fondi del Pnrr, ha comportato un adeguamento dei locali, degli impianti e dell’attività di messa in opera della nuova macchina. Sono stati completati con successo il collaudo tecnico, le verifiche della fisica sanitaria e il periodo di addestramento del personale. I lavori per l’installazione si sono svolti secondo la tabella di marcia prestabilita: sono durati oltre 2 mesi senza rallentamento delle attività cardiologiche routinarie grazie al supporto della sala di Emodinamica ‘1’ e a un costante lavoro di coordinazione del personale infermieristico, tecnico di radiologia e medico. Del resto ogni anno a Prato vengono eseguite circa 1000 procedure diagnostiche e 500 interventi di angioplastica coronarica e vascolare periferica, di correzione di cardiopatie strutturali.

"L’intervento di sostituzione dell’angiografo – afferma il primario di cardiologia Anna Toso – consentirà di portare avanti un programma di implementazione delle procedure interventistiche vascolari, già iniziato con il trasferimento nel nuovo ospedale e la disponibilità di una seconda sala angiografica".

Il nuovo apparecchio sostituisce il precedente angiografo, che aveva al suo attivo oltre 15.000 procedure, ormai tecnologicamente superato. Il nuovo sistema rappresenta un’evoluzione tecnologica sempre indispensabile in un settore che richiede standard procedurali elevati: superiori saranno i livelli di definizione dell’immagine in radioscopia ed in radiografia e ridotti i livelli della dose di raggi X assorbita dal paziente e dagli operatori sanitari.

"Il nuovo angiografo – spiega il responsabile della Emodinamica Mauro Maioli – è un sistema di tipo multidisciplinare in grado di permettere l’effettuazione di indagini diagnostiche e interventistiche di tipo angiografico in tutto il corpo, con la massima accuratezza, risoluzione e precisione". Il nuovo sistema rappresenta un’evoluzione tecnologica importante poiché riesce a importare, dall’archivio digitale centrale, immagini ‘anatomiche’ acquisite sullo stesso paziente con altre metodiche radiologiche in tempi diversi. "Ciò consente all’operatore – conclude Maioli – di avvalersi di una tecnologia avanzata multi-imaging, simil robotica, con una definizione del campo ‘operatorio’ più dettagliata anche senza un approccio chirurgico a cielo aperto".