La Cgil sferza i candidati: "Basta lavoratori sfruttati"

Sono 5 le proposte del sindacato: "Siano temi prioritari in campagna elettorale "Serve un Piano Integrato contro lo sfruttamento. Stop lavoro precario".

La Cgil sferza i candidati: "Basta lavoratori sfruttati"

La Cgil sferza i candidati: "Basta lavoratori sfruttati"

Sviluppo del territorio, lavoro, infrastrutture, salute e giustizia sociale. Sono questi i temi principali contenuti nel documento realizzato dalla Cgil di Prato in vista delle prossime elezioni amministrative. "E’ un documento - dice il segretario generale della Cgil di Prato Lorenzo Pancini - che prova a dare alcuni suggerimenti non solo alla futura amministrazione, ma anche ai candidati sindaci. Mi pare che questa campagna elettorale stenti un po’ a discutere di alcune tematiche che a noi stanno a cuore". A cominciare dallo sviluppo del territorio.

"In questo senso, bisogna dare continuità al percorso di concertazione degli ultimi anni, rendendo permanenti i tavoli di Governance istituiti. Sul tema dell’economia territoriale - continua Pancini - è necessario che lo sviluppo di Prato poggi su solide basi industriali. La riorganizzazione della filiera del tessile-abbigliamento, compreso il meccanotessile, e la ridefinizione del modello produttivo sono passaggi ineludibili per garantire un futuro al territorio".

Tema fondamentale per il sindacato è ovviamente quello del lavoro, e dello sfruttamento lavorativo. "Serve un Piano Integrato per la tutela degli sfruttati e il contrasto agli sfruttatori, come proposto unitariamente con Cisl e Uil il 4 novembre 2021. Siamo di fronte ad una situazione indegna: è necessaria una nuova immagine per il distretto pratese, che lo proponga come distretto integrato della moda sostenibile. Qualsiasi progetto di contrasto allo sfruttamento lavorativo – spiega Pancini – deve porsi il problema degli organici dei servizi ispettivi e degli uffici giudiziari. Un deterrente importante allo sfruttamento può essere un salario minimo che determini una paga oraria certa, dignitosa e sotto la quale nessun lavoro può essere svolto. Dobbiamo generare occupazione a tempo indeterminato, contrastare il lavoro povero, precario e il part time involontario".

Nel frattempo, continua da parte della Cgil la raccolta firme per i quattro referendum popolari, che puntano a smontare l’impianto del Jobs Act, una riforma voluta dal governo Renzi. A Prato siamo già oltre quota 500 firme cartacee (non è dato sapere al momento il conteggio di quelle digitali). Si può firmare recandosi alla Camera del Lavoro in Piazza Mercatale, in una delle sedi territoriali della Cgil oppure utilizzando Spid e Cie sul sito del sindacato nella sezione dedicata.

Francesco Bocchini