Decolla il centrodestra sulla pista di un centrosinistra spaccato specialmente all’interno del Pd. L’aeroporto è sempre stato e sarà tema da campagna elettorale. Il piano di sviluppo del ’Vespucci’ lo sarà ancor di più verso le elezioni regionali del ’25. All’inizio di gennaio il Comune di Prato ha inviato le ulteritori osservazioni: la sindaca Ilaria Bugetti è per il fermo no allo sviluppo dello scalo fiorentino. Diametralmente all’opposto c’è il governatore Eugenio Giani, fautore dello slancio del sistema aeroportuale toscano (Firenze più Pisa) così come il Comune di Firenze e il Pd del capoluogo. Insomma un centrosinistra avvitato su se stesso in pochi, determinanti (per il voto), chilometri.
Il centrodestra va all’assalto anche se con posizioni non proprio collimanti. "L’annoso caso aeroporto Vespucci" sottolinea Chiara La Porta, deputata di Fratelli d’Italia "rappresenta un esempio emblematico, ed ulteriore, dell’assenza di visione sulla Piana". Il ruolo della Regione "che dovrebbe essere quello di catalizzatore di idee e di proposte di sviluppo, non è ricoperto correttamente". E attacca: "Pur di far contenti tutti gli attori, la Toscana ha preferito finora barcamenarsi tra i litiganti, invece che affrontare la mancanza di comunione d’intenti per un progetto integrato della Piana e di tutti i temi che la caratterizzano: dalla reale esigenza, o meno, di un aeroporto su Firenze, alla necessità, piuttosto, di rendere più efficaci ed efficienti i collegamenti con Pisa, dal prendere in seria considerazione alternative". In sintesi "anche il caso aeroporto paradigma di una visione generale pianificata ancora non pervenuta". Così come "si riscontra l’assenza di cooperazione tra infrastrutture, ambiente e sviluppo economico, per quel che concerne, ad esempio, il piano dei rifiuti, le questioni tutte della Piana restano irrisolte a causa dell’inesistenza di una visione unitaria del territorio". E a rimetterci "i cittadini e le imprese, vittime loro malgrado di politiche immobiliste e di litigi tutti in casa Pd, che come effetto sortiscono solo quello di una regione che resta ingessata".
Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, membro della VIII Commissione ambiente, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici del partito, va dritto contro il governatore e i dem: "La Toscana deve fare un salto di qualità sulle infrastrutture per colmare un divario che sta diventando un serio freno allo sviluppo economico e alla qualità della vita delle persone. Purtroppo, vedo ancora un Pd e un presidente Giani fomentare un dibattito ideologico, tra opposte barricate, come va avanti da anni, circoscritto all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, senza una visione regionale o ancor peggio senza una di respiro nazionale". Mazzetti chiede "subito un tavolo regionale, allargato alle categorie e a tutti i rappresentanti del territorio, per decidere insieme le opere infrastrutturali da fare e come farle visto il ritardo accumulato in alcune province, Prato e non solo".
Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega, chiede di azzerare tutto (sullo sviluppo dello scalo di Firenze e sulla Piana) e di ripartire con un approccio diverso: "Non c’è più sordo di chi non voglia sentire - evidenzia il leghista - Al di là delle prese di posizioni dei Comuni di Prato, Sesto e Campi, senza dimenticare le corpose osservazioni dell’Università, se non c’è una discontinuità vera sul tema dell’aeroporto fiorentino, il risultato sarà, anche in caso di parere positivo da parte del Ministero, l’ennesimo fallimento alla luce del fatto che seguiranno ricorsi amministrativi che probabilmente annulleranno la procedura (come è già successo per il precedente Masterplan)". Quindi "diventa paradossale non tenere in giusta considerazione il parere espresso dal nucleo di valutazione ministeriale Via-Vas che, oltre ai numerosissimi problemi ambientali, a partire dalle aree protette, evidenzia con chiarezza l’assenza a livello regionale di una pianificazione di area che sia armonica e sostenibile, che dovrebbe appunto fare la Regione Toscana in merito alla piana fiorentina". Giani, obiettivo delle sue critiche: "In questi anni abbiamo assistito a confronti superficiali da parte di politicanti, il cui esponente di spicco è il Presidente della Regione, che non ha capito come non si possa prevedere in una specifica area, delicata e martoriata – si ricordi l’evento alluvionale del novembre 2023, così come il recente incidente nel sito centro di stoccaggio Eni – l’inserimento di infrastrutture senza che vi sia una pianificazione di insieme". Ed arriva a dire: "Sarebbe opportuno il ritiro del progetto e l’inizio di un percorso istituzionale per prevedere nel Piano di indirizzo territoriale regionale un aggiornamento sia sullo scalo aeroportuale sia sul Parco della piana".
Luigi Caroppo