"A livello professionale siamo soddisfatti, ma non si può esultare quando si parla della morte di una bambina". L’avvocato Gionata Bonuccelli ci tiene a sottolineare la componente umana al di là della sentenza di assoluzione emessa nei confronti del bagnino Thomas Bianchi, all’epoca 19enne. Il legale, che ha difeso Bianchi insieme all’avvocato Enrico Marzaduri (ieri sostituito in aula dall’avvocato Giada Lazzareschi), plaude al fatto che sia stata dimostrata la non responsabilità del giovane bagnino. "Thomas è stato assolto con formula piena – dice – sebbene la nostra soddisfazione sia trattenuta di fronte a una tragedia simile. L’obiettivo era evidenziare che non ci fossero profili di responsabilità penale imputabili al giovane, bersagliato da più parti come capro espiatorio mentre nei fatti non aveva responsabilità, come ha sentenziato il giudice. L’elemento decisivo è stata la non visibilità del corpo della bimba, per le bolle dell’idromassaggio e per il fatto che fosse ancorata al bocchettone a 67 centimetri di profondità, come tutti i testimoni hanno confermato". Poi un pensiero ai genitori di Sofia e allo stesso Thomas, supportato ieri da mamma Ilaria: "I genitori della bimba sono sempre stati garbati e composti. Alla penultima udienza il padre disse che Thomas, per quello che poteva valere, lo avevano perdonato. Sappiamo che il dramma rimane, ma questa sentenza aiuterà Thomas a convivere meglio col dolore che umanamente prova. Uscendo ci ha detto di pensare a lei tutti i giorni da 5 anni".
Daniele Masseglia