Parrocchia e circolo Arci. Un po’ come Don Camillo e Peppone, ma con una convivenza più pacifica. Siamo a Maliseti dove la parrocchia di San Giovanni Battista e il circolo Arci Quinto Martini sono i punti nevralgici della frazione. Quelli di riferimento.
"La nostra chiesa – spiega don Santino Brunetti – è ancora il centro del paese. Abbiamo diviso la parrocchia in cinque quartieri ognuno dei quali ha la sua autonomia circa gli incontri settimanali, preparazione dei battesimi e feste. Abbiamo poi il catechismo che conta più di 200 bambini e una compagnia teatrale filodrammatica molto affiatata. L’oratorio – continua - funziona bene, quest’anno abbiamo avuto 60 volontari e più di 100 bambini e per questo, dopo l’alluvione del 2009, abbiamo ristrutturato tutti i locali vicini alla chiesa. Stiamo pensando di aprire un punto assistenza per gli anziani in pensione in collaborazione con l’Acli per sbrigare pratiche e quant’altro possa essere utile ai pensionati".
Presente una Caritas parrocchiale molto attiva dove, ogni giovedì, le persone vanno a farsi la doccia, e trovano indumenti per cambiarsi. In più c’è la ronda, un gruppo di volontari che tutte le sere parte da Maliseti, dove don Santino ha adibito per loro una stanza con cucina, per portare cibo, bevande calde in tutta la città.
Dal punto di vista del paese in generale don Santino sottolinea come nell’ultimo periodo siano chiuse diverse attività e come dopo le 20 di sera la frazione sia deserta. "A Prato – conclude - non c’è nessuna isola felice per quanto riguarda la sicurezza e anche qui ci sono problemi di spaccio e microcriminalità. Mancano purtroppo gli ambulatori medici dopo che la Misericordia se ne andata ed è un problema specie per gli anziani che sono costretti ad andare al Giovannini".
Punto centrale della frazione il Circolo Arci Quinto Martini che conta circa 400 soci e che quest’anno ha festeggiato gli 80 anni di attività. "Il circolo – spiega il presidente Giovanni Mosca – è come la parrocchia unico punto di riferimento di tutta la comunità, qui c’è la storia. Luogo di aggregazione e socialità è un presidio del territorio è una casa aperta a tutti. E’ nato con uno spirito di solidarietà e accoglienza di coloro che sono anche in difficoltà".
Le attività principali – spiega il segretario del circolo Massimiliano Bettazzi – sono la ginnastica dolce per gli anziani, la zumba, lo yoga in più altre iniziative svolte dai consiglieri che fanno confluire al circolo moltissime persone".
"Fra le richieste dei cittadini – spiega spiega il consigliere Sauro Salvatore - la riapertura del punto prelievi, per il quale furono raccolte tramite il circolo migliaia di firme, sparito con la chiusura della Misericordia, a seguito dei danni ai locali a causa dell’alluvione, nonché la richiesta di un fontanello di acqua pubblica. Ci sarebbe da rivedere anche un po’ la viabilità speriamo che questa amministrazione faccia qualcosa".
E la voce storica del circolo Enzo Fusi sottolinea: "Prima Maliseti era un paesino di poche case dove ci conoscevamo tutti, all’epoca avevamo solo il circolo come punto di ritrovo, non era grande come adesso, avevamo poche stanze. Prima non c’era la televisione in casa e si veniva a vedere al circolo i film, così come le partite. C’erano tavolate di giocatori di carte, si parlava di sport, di politica, comunisti, democristiani, sempre con grande rispetto. I locali erano molto più affollati. Oggi è impossibile portare tutte quelle persone: è come se le famiglie si siano un po’ disaffezionate anche se la presenza è ancora buona. E noi non molliamo".
Monica Bianconi