L’impiego annunciato di associazioni come Oltre e Amici della polizia per contrastare i fenomeni di microcriminalità in centro storico è criticato da Aldo Milone (foto), ex assessore alla sicurezza di Prato libera sicura. Anzi Milone la definisce "l’ennesima ’trovata fantasiosa’ dell’amministrazione comunale, e credo del vicesindaco Faggi con delega alla Polizia Municipale, in materia di sicurezza, in particolar modo dopo le recenti spaccate a due esercizi commerciali del centro". Per Milone, infatti, le associazioni non sono adeguate per fronteggiare i problemi di sicurezza perché "formate per la maggior parte da civili e anche da pensionati, tra l’altro privi di strumenti di difesa". E continua: "Le convenzioni con queste associazioni sono un modo per scaricare su di loro le gravi problematiche come la commissione di reati, scippi o furti con destrezza o fatto ancora più grave lo spaccio di droghe in alcune zone del centro". Milone si dice amareggiato del fatto che "la giunta si voglia servire di loro credendo di evitare di affrontare il problema con la Polizia municipale. Chi sarà responsabile di eventuali danni fisici che dovessero riportare i volontari?". Una soluzione che secondo l’ex assessore sta creando "una miscela esplosiva che rischia di fare più che altro dei danni in città e, soprattutto, mette a rischio l’incolumità dei volontari". Una scelta che, secondo Milone, rivela da parte del Comune come "una velata accusa alle forze di polizia, facendole passare come incapaci di affrontare e provare ad arginare il problema sicurezza".
Cronaca"La criminalità non si blocca col volontariato"