
La dialisi si potrà fare anche in vacanza. La Regione Toscana conferma anche per le ferie estive il progetto "Dialisi-vacanza", l’iniziativa che si rivolge a chi soffre di patologie croniche ai reni, in modo da permettere di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane.
A Prato il numero delle persone nefropatiche che devono ricorrere alla emodialisi è di circa 180. Di queste una quindicina sono in trattamento peritoneale ed extracorporeo a domicilio. La nefrologia dell’ospedale Santo Stefano conta ben 40 postazioni tecniche e il dottor Gesualdo Campolo da maggio dello scorso anno è direttore dell’Unità operativa complessa nefrologia dell’ospedale Santo Stefano. Una struttura fra le più grandi della Toscana: qui afferiscono anche molti pazienti stranieri. Almeno il 20% dei dializzati è di nazionalità straniera, considerato il melting pot di provenienze differenti da ogni parte del mondo.
Nella struttura di nefrologia del Santo Stefano è a disposizione un team multispecialistico (nefrologo, chirurgo vascolare, radiologo interventista, infermiere di riferimento, dietista). Da molti anni è inoltre attiva la collaborazione con i medici di famiglia, sempre più cruciale anche in considerazione della consistente fascia di popolazione che presenta la malattia renale cronica nei diversi gradi. Un lavoro svolto in team anche con i diabetologi e i cardiologi per intercettare precocemente i pazienti nefropatici con altre comorbilità ed attivare percorsi di intervento dietetico-farmacologico più appropriati in modo da rallentare la progressione del danno renale. Presso la struttura è attivo anche un numero di telefono dedicato per rispondere alle richieste ed esigenze dei pazienti. Ma come garantire nel concreto la continuità di cure anche durante il periodo estivo? Ci pensa la Regione con il progetto "Dialisi-cacanza". "Così tuteliamo il diritto alla salute dei pazienti e insieme la loro possibilità di viaggiare – spiega l’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini – E siccome il servizio non si rivolge solo ai toscani ma anche a chi vive altrove in Italia o all’estero, l’iniziativa diventa un incentivo ad organizzare un viaggio nella nostra regione e dunque un aiuto, indiretto, ad un pezzo della nostra economia".
In tutta la Toscana le persone affette da insufficienza renale cronica sono il 3-4% del totale. Di questi, i pazienti che effettuano la dialisi sono circa il 13%. Per il 2022 la Regione mette a disposizione 120.000 euro affinché le aziende sanitarie possano organizzare progetti mirati. È previsto un contributo di 25,82 euro per ogni prestazione dispensata ai non residenti. I trattamenti goduti da italiani che abitano in altre regioni o da stranieri saranno rimborsati dalle rispettive Asl o nazioni.
Sa.Be.