Martedì 18 luglio (ore 21.15), ingresso libero, terzo appuntamento con i protagonisti del cinema italiano, la rassegna giunta alla terza edizione, ideata e condotta dal nostro collaboratore Federico Berti per il cartellone degli eventi culturali della Calenzano estate 2023. Dopo Gianmarco Tognazzi, Paolo Hendel sarà la volta di Sandra Milo, uno dei miti inossidabili del cinema italiano. Novanta anni compiuti da poco, esibiti con orgoglio e disinvoltura, quasi settant’anni di carriera a partire da quella prima volta a fianco di Alberto Sordi nel film del 1954, "Lo scapolo" di Antonio Pietrangeli. Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, è stata protagonista indiscussa di una della stagioni più belle del cinema italiano, diretta dai più grandi registi che spesso le hanno costruito addosso personaggi entrati nella storia del cinema. Uno per tutti, il grande Federico Fellini che la scelse per "Otto e mezzo"e "Giulietta degli spiriti" per poi volerla di nuovo per il ruolo di Gradisca in "Amarcord", un personaggio che la Milo decise poi di non interpretare abbandonando per qualche anno il cinema per motivi familiari. Nella sua lunga filmografia non solo Fellini che la soprannominò affettuosamente Sandrocchia. Altre volte ancora Pietrangeli per due capolavori come "Adua e le compagne" e "Fantasmi a Roma", poi Dino Risi con "L’ombrellone", Roberto Rossellini per "Vanina Vanini", Pupi Avati per "Il cuore altrove" fino ai registi delle ultime generazioni come Gabriele Salvatores ("Happy family") e Gabriele Muccino ("A casa tutti bene"). Una sterminata filmografia che abbraccia tutti i generi del cinema.
CronacaLa divina Sandra Milo La carriera in una sera