GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

La Fgi multa l’Arcobaleno. Bufera sull’allenatrice

Contestati metodi poco ortodossi. La società: "Molte ginnaste sono con lei"

Carmagnini, presidente dell’Arcobaleno

Carmagnini, presidente dell’Arcobaleno

Un’allenatrice dell’Arcobaleno è stata accusata di aver adottato metodi di allenamento particolarmente bruschi verso una ginnasta. Ed il tribunale federale della Fgi ha sanzionato il club pratese, multa di 2700 euro, con numerose ex-tesserate che si sono tuttavia schierate a difesa della tecnica firmando una lettera che sostiene la correttezza dell’operato durante i loro anni in palestra. Sono ore concitate nel mondo della ginnastica a Prato. Stando a quanto ricostruito, i genitori di un’ex-ginnasta avrebbero imputato un infortunio occorso alla figlia al metodo di allenamento di un’allenatrice, presentando un esposto alla federazione. Nella nota del tribunale federale, viene contestato all’Arcobaleno "l’aver consentito e comunque non aver impedito che la tecnica Maria Marchukova adoperasse metodi e comportamenti non consentiti in sede di allenamento delle ginnaste a lei affidate, delle quali molte minorenni, consistiti nell’urlare costantemente nei loro confronti durante gli allenamenti, utilizzando spesso frasi inappropriate, anche per intimorirle, nonché correggere le posture delle ginnaste in maniera violenta". Nel documento si arriva anche all’episodio contestato all’allenatrice: "In data 7 ottobre 2024 afferrava i piedi della ginnasta (omissis) e, urlando le parole "non si tengono i piedi così, si tengono così" li sbatteva violentemente al muro, provocandole tumefazioni e frattura base del quinto metatarso del piede sinistro. Non assumendo (la società Arcobaleno, ndr) alcuna iniziativa anche a seguito di espressa segnalazione da parte dei genitori di diverse allieve". Questa è la versione dei genitori accolta dal tribunale federale.

Diversa è quella dell’Arcobaleno, con la società che ha fatto sapere di aver patteggiato con la federazione per poter chiudere la storia e dare la possibilità alle giovani atlete ed allo staff di continuare a lavorare senza pressioni. Ma il presidente Andrea Carmagnini ed almeno settanta persone fra tesserati, ex-tesserati e genitori delle atlete si sono a quanto pare schierati a sostegno dell’allenatrice accusata. "E’ stata compiuta un’istruttoria interna da parte nostra – ha spiegato – chiaramente, se avessimo avuto la certezza di maltrattamenti da parte della nostra allenatrice, l’avremmo licenziata. Decine di ginnaste, ex-ginnaste e genitori hanno sottoscritto una lettera a favore di Maria". La vicenda sotto il profilo sportivo si è chiusa: la tecnica continuerà ad allenare. L’eventuale prossima partita potrebbe a quanto pare riguardare i genitori della ginnasta e l’allenatrice, con le parti che potrebbero adire le vie legali per maltrattamenti (da un lato) e diffamazione (dall’altro).

Giovanni Fiorentino