All’Eden continua la programmazione di "Diamanti" di Ferzan Ozpetek, film assai furbo e sopravvalutato che comunque ha superato i dieci milioni d’incasso (ore 16/18.30/21). Ma il titolo del momento è indubbiamente "Maria" del regista cileno Pablo Larrain (ore 16/18.15/21). Un biopic su Maria Callas, ma non solo. Piuttosto è la storia di una donna intrappolata nel proprio mito; storia di una grande star che non riesce a vivere senza palcoscenico e inevitabilmente va incontro ad una forma di autodistruzione, fatto di alcol psicofarmaci, sigarette e ricordi dolorosi. Il suo talento l’ha abbandonata. E quindi perché continuare a vivere? Tanti i meriti di questo film. Prima di tutto l’intensa interpretazione di una brava Angelina Jolie pur non essendo per niente somigliante (ma in fondo il cinema non è Tale e quale show). E poi gli splendidi interni, i meravigliosi costumi di Massimo Cantini Parrini che di sicuro sarà candidato all’Oscar. Piccoli ruoli per Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino nei ruoli della servitù a cui si aggiunge una sempre brava Valeria Golino nel ruolo della sorella Yakinthi. Terzo film all’Eden, la novità "Emilia Perez" (ore 16/18.30/21). Al Terminale ecco "Here", nuova regia di Robert Zemeckis che di successi se ne intende (oggi 16.30, 18.30 e 21.15 domani 15.30,17.30, 19.30 e 21.30). Dallo stesso autore di Ritorno al futuro, Forrest Gump, Cast away, ecco una nuova pellicola con ancora Tom Hanks protagonista insieme a Robin Wright. Per Cinefilante, "Al lupo al lupo !" domani alle 10.30.
Al Pecci brividi horror con una nuova versione di "Nosferatu" per la regia di Robert Eggers (oggi 19.15/21,40 domani 18.15/21). Da Bela Lugosi a Klaus Kinski il vampiro più famoso della storia del cinema non finisce mai di impressionare gli spettatori. Stavolta con molti effetti speciali e molto digitale. Tutto sommato, un film che si può vedere. Nel cast la giovane Lily Rose Depp figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis. C’è anche l’ultimo Pedro Almodovar, "La stanza accanto" (domani alle 16), film divisivo che è piaciuto a molti, con qualche detrattore che ha rimproverato al regista spagnolo, una perfezione formale ai limiti della freddezza. Le performance di Tilda Swinton e Julianne Moore valgono da sole il prezzo del biglietto.
Federico Berti