
Claudio Santamaria nel ruolo di Calipari, una delle interpretazioni più intense della sua carriera, con Sonia Bergamasco, che interpreta la giornalista Giuliana Sgrena
Non è facile raccontare quei fatti di cronaca che sono entrati nella storia. Ma Il Nibbio è un film che riesce in una impresa (quasi) impossibile: ricostruire un rapimento che tenne tutta l’Italia con il fiato sospeso, quello della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. Era il 4 marzo di vent’anni fa, a Baghdad, quando un incubo durato 28 giorni finì drammaticamente ad un passo da quell’aereo che avrebbe riportato in Italia la cronista piemontese. Un’improvvisa sparatoria uccise Nicola Calipari, l’alto dirigente del Sismi che con tanta fatica era riuscito a rintracciare e liberare la giornalista. Facendo scudo con il proprio corpo gettandosi sulla Sgrena durante la sparatoria, Cailpari la salvò una seconda volta, purtroppo perdendo la vita. Chi sia stato a sparare ancora è un mistero, che anche il film cerca di chiarire. Il Nibbio, dal nome in codice di Calipari nel mondo dei servizi segreti, è un bel film che riesce a coniugare l’azione ad una profonda introspezione del protagonista. Prevalgono la sua umanità, il suo impegno per onorare le istituzioni, la fatica, il suo prendersi a cuore la salvezza della giornalista. L’orrore della guerra "esce" dallo schermo fin dalle prime sequenze. Il merito della riuscita del film diretto dal giovane e promettente Alberto Tonda, non è dubbio che sia di Claudio Santamaria nel ruolo di Calipari: una delle interpretazioni più riuscite ed intense della sua carriera. C’è da augurarsi che almeno vinca il prossimo David di Donatello. Nel ruolo della Sgrena una credibile Sonia Bergamasco. Il film al cinema Eden: alle 16, 18.15 e 21.
Sempre all’Eden Follemente di Paolo Genovese (16, 18.15 e 21) e La città proibita, la nuova regia di Gabriele Mainetti di cui ricordiamo Lo chiamavano Jeeg Robot, con Yaxi Liu, Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti, che racconta la storia di una ragazza cinese esperta di arti marziali, che arriva a Roma alla ricerca della sorella scomparsa (16 e 20.45). Al Terminale c’è Mickey 17, l’atteso film di Bong Joon-ho, il regista dell’acclamato Parasite, con Robert Pattinson, Naomi Ackie, Toni Collette e Mark Ruffalo (oggi e domani 16, 18.40 e 21.15). Per Cinefilante Le disavventure di Joe domani alle 10.30 e per il ciclo del Mabuse su Akira Kurosawa martedì alle 21.15 Cane randagio.
Federico Berti