La macchina comunale. Incarichi fiduciari e assunzioni: ecco la ‘rivoluzione Bugetti’

La nuova struttura organizzativa prevede figure che andranno a sostenere la sindaca nelle diverse deleghe che ha tenuto per sè "Vogliamo dare servizi puntuali ai cittadini? Occorre più personale".

La macchina comunale. Incarichi fiduciari e assunzioni: ecco la ‘rivoluzione Bugetti’

La sindaca Bugetti. Ieri il tema è stato affrontato in una question time in consiglio

C’è una parte tecnica e una parte politica nel botta e risposta fra il consigliere di Fratelli d’Italia Cosimo Zecchi e la sindaca Ilaria Bugetti, durante il consiglio comunale di ieri. Il pomo della discordia è rappresentato da una doppia delibera di giunta: la numero 314 che prevede la nuova struttura organizzativa dell’ente e la numero 315 che fa scattare il disco verde per l’assunzione di cinque dirigenti a tempo determinato (ex articolo 110), nove istruttori amministrativi a tempo determinato (ex articolo 90) e un funzionario amministrativo (ex articolo 90), un dirigente amministrativo e un dirigente informatico a tempo indeterminato.

Con una question time Zecchi ha affondato il coltello in una piaga già sanguinante da tempo per l’opposizione (il numero di incarichi fiduciari fu motivo di polemica già questa estate) e parla di "spreco, l’ennesimo, per coprire l’accentramento del potere del sindaco e le divisioni del Pd".

"Piuttosto che ampliare il numero di collaboratori – sostiene il consigliere - il sindaco dovrebbe iniziare a lavorare con chi ha già nominato, o ammettere il fallimento di queste scelte". Tecnicamente la sindaca giustifica le nuove assunzioni senza concorso con la motivazione degli "incarichi di mandato" regolamentati dal Testo unico degli enti locali, che stanno nelle pieghe di un bilancio "sano e in equilibrio", quello del Comune. "Dov’è la sorpresa? Fin dal primo giorno della mia elezione a sindaca ho annunciato che avrei rimesso mano alla macchina comunale per un’organizzazione più efficiente e veloce", ha ribattuto a Zecchi. Via libera, dunque, alla nomina di consulenti fiduciari che non potranno rispondere al consiglio comunale oppure riferire in commissione ma si occuperanno con tutta probabilità di quei settori di cui la sindaca ha deciso di tenere le deleghe per sé (cultura, pubblica istruzione, sport, urbanistica).

Ci sono le assunzioni definite come "coerenti con gli obiettivi di mandato" (articolo 90 e articolo 110: incarichi fiduciari), le più immediate, e poi le assunzioni in pianta stabile che entreranno nel piano triennale del fabbisogno di personale per il potenziamento della struttura e funzioni più strettamente istituzionali. "Se vogliamo dare servizi puntuali ai cittadini abbiamo bisogno di personale – tuona Bugetti – Nel nuovo piano triennale delle assunzioni ne faremo altre. Se vogliamo che la macchina funzioni dobbiamo metterci il carburante. Come ho sentito dire anche dalla vostra parte politica, gli organici comunali vanno rafforzati. Il nostro bilancio è sano e in equilibrio, dunque dobbiamo procedere e fare in fretta perché i cittadini hanno bisogno di risposte".

Ma l’obiezione di Fratelli d’Italia, in sostanza, è questa: perché assumere e spendere risorse quando potevano essere distribuite meglio le deleghe dentro la giunta? "O stiamo spendendo risorse per mettere una pezza su questioni interne al Pd legate alla ripartizione degli assessorati, oppure prima questa macchina comunale faceva acqua da tutte le parti...", replica Zecchi alla prima cittadina. La vera partita si giocherà sui nomi. "Non faremo un processo alle intenzioni – è la nota del gruppo consiliare di Giorgia Meloni per bocca del suo capogruppo Tommaso Cocci - aspetteremo di vedere i nomi dei soggetti chiamati a ricoprire posizioni "altamente qualificate" e solo a quel momento avremo modo di capire se sono soggetti altamente qualificati o soltanto degli esperti capibastone delle contese elettorali".

Maria Lardara