REDAZIONE PRATO

La mensa dei poveri ha sempre più richieste Scatta la raccolta fondi per tenerla aperta

Numeri in crescita rispetto al 2019 anche se il picco si è avuto fra marzo e agosto, quando l’anonimato era garantito. Come fare le donazioni

La pandemia non ferma la mensa dei poveri dell’associazione Giorgio La Pira. In via del Carmine i volontari prestano servizio senza sosta, malgrado il lockdown e malgrado le restrizioni imposte prima in zona rossa e poi in quella, per aiutare sempre e comunque i più bisognosi, seppur nel rispetto delle normative anti-contagio. Anche perché, guardando i numeri, il 2020 ha fatto registrare anche un lieve aumento dei pasti serviti, che sono passati dai 55.957 dello scorso anno agli attuali 58.850. L’aumento, però, è dovuto soprattutto ai 24.334 pasti distribuiti fra marzo e agosto, senza richiedere alcun documento per la registrazione, ai bisognosi che si presentavano all’ingresso per prendere un cestino con il pranzo da asporto. "Un fattore che ha psicologicamente facilitato anche chi di solito non aveva mai fatto ricorso ai servizi della mensa La Pira e che poi, con il graduale ritorno alla registrazione degli utenti, ha fatto tornare i numeri sui livelli del 2019", spiega Elena Pieralli, presidentessa dell’associazione.

"Il nostro impegno è rimasto invariato, anche se è indubbio che la pandemia ha comportato anche per noi maggiori difficoltà e maggiori spese. Tutti i pasti sono serviti seguendo le normative e i volontari si sono dovuti dotare di dispositivi di protezione individuale". Guardando ai dati registrati si capisce che sono stati preparati 7.041 pasti per 161 residenti italiani nel comune di Prato, mentre i residenti italiani nei comuni della provincia sono stati 13 e hanno usufruito in totale di 273 pasti. I non residenti nel territorio sono risultati 154, per un totale di 2.758 pasti. Analizzando i dati che riguardano i non italiani, gli stranieri residenti nei comuni della provincia di Prato registrati sono stati 69 (1.831 pasti totali), mentre quelli non residenti nel territorio di Prato sono stati 535 (8.532 pasti totali). Gli utenti dell’asilo notturno sono stati invece 92 e hanno ricevuto ospitalità per un totale di 6.011 notti (nel 2019 erano stati 127, per un totale di 7.215 notti, ma la pandemia ha costretto l’associazione a diminuire i 21 posti letto, lasciandone solamente 15 a disposizione per rispettare le regole sul distanziamento). Una mole di lavoro imponente, che necessita, a maggior ragione in un momento difficile come questo, di aiuti importanti per rimanere in piedi. Proprio per questo Confartigianato Imprese Prato ha deciso di confermare il suo sostegno alla mensa La Pira e, invece di organizzare la consueta cena di beneficenza per gli associati in via del Carmine, considerate le regole stringenti anti-contagio, ha preferito promuovere una raccolta fondi su conto corrente dedicato, creato appositamente da Chianti Banca, da oggi e fino al 31 gennaio 2021: "Le donazioni potranno essere effettuate in qualsiasi momento sul conto corrente IT 30O0867337780070000701969 di Chianti Banca", spiegano Marco Pieragnoli e Cristina Pacini, segretario generale e dirigente di Confartigianato Prato.

"Lo scorso anno abbiamo raccolto quasi duemila euro con la cena. Quest’anno, malgrado il momento difficile che stanno attraversando le nostre aziende, contiamo comunque di riuscire a dare un grande contributo a questa realtà. Ci è sembrato giusto dare un segnale di vicinanza nei confronti di chi ha più bisogno". Se invece si volesse, in qualsiasi momento dell’anno, effettuare una donazione direttamente all’associazione Giorgio La Pira è possibile farlo utilizzando il conto corrente IT90T0306909606100000139769 di Intesa San Paolo.

Leonardo Montaleni