La Mezzaluna a casa. L’opera di Staccioli torna davanti al Pecci dall’inizio del 2025

E’ uno dei simboli del museo d’arte contemporanea. Faceva parte dei "biglietti da visita" entrando in città. Lo spostamento per i lavori e ora la ricollocazione .

La Mezzaluna a casa. L’opera di Staccioli torna davanti al Pecci dall’inizio del 2025

L’opera di Staccioli, uno dei simboli pratesi dell’arte contemporanea

Pochi giorni fa è stato approvato il progetto esecutivo. E a breve verrà individuata la ditta che si occuperà dei lavori, con questi ultimi che dovrebbero chiudersi nell’arco di due o tre mesi: meteo permettendo l’obiettivo è quello di vedere la cosiddetta "Mezzaluna" installata davanti al Pecci entro le prime settimane del 2025.

Lo ha fatto sapere l’amministrazione comunale, facendo il punto dell’intervento che riguarda una delle opere esterne più iconiche del Museo. La Mezzaluna appunto, che in realtà si chiama "Prato88" e venne realizzata nel 1988 dall’artista Mauro Staccioli. Quest’ultimo la realizzò pensandola per il giardino del Centro Pecci e venne donata all’associazione proprio in occasione dell’apertura del museo. L’opera, costituita da una struttura metallica interna reticolare in cinque elementi separati e rivestita con uno strato di malta con finitura a cemento, era in origine collocata all’interno di uno spazio concepito come un "open-air museum". Il successivo ampliamento del Centro, chiusosi solo nel 2016, ha reso necessario lo spostamento di alcune opere che si trovavano all’esterno, fra cui la Mezzaluna (che si trova adesso in un terreno di proprietà del Comune nella zona del Macrolotto 1).

L’operazione da circa 200mila che dovrebbe partire nell’arco di qualche settimana (un mese, secondo un cronoprogramma di massima) e l’opera sarà collocata all’estremità del terrapieno che fa angolo tra viale Leonardo da Vinci e viale della Repubblica (in adiacenza al piazzale d’accesso al Museo). Troverà dunque spazio in una posizione planimetrica che richiama quella originaria, tenendo ovviamente conto della mutata configurazione dei luoghi. All’epoca della costruzione del complesso edificato del Museo fu infatti installata sul terrapieno che divideva il parcheggio pubblico dalla carreggiata della Declassata, che allora era tuttavia priva sia di rotatoria che del sottopasso all’incrocio con viale della Repubblica. Per chiudere così un percorso iniziato nel 2022 l’istituzione di un gruppo di valutazione per il ricollocamento del bene composta dal Comune di Prato, dall’Associazione Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, dalla Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, dai soci fondatori dell’Associazione e del Centro Pecci, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dall’archivio Staccioli. Lo scorso giugno era arrivato il via libera da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. Il lavoro di riposizionamento prevedeva in primis la progettazione strutturale per il collocamento sul terreno dell’opera: sono quindi previste la verifica delle opere strutturali esistenti, ossia dei cinque "blocchi" che compongono la "Mezzaluna", il progetto relativo alle strutture di fondazione e il nuovo rivestimento di finitura. E nel progetto commissionato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e presentato lo scorso luglio, si indica infine in settantasette giorni il tempo necessario a concludere le operazioni di rimontaggio e ricollocamento.

Giovanni Fiorentino