
Dopo oltre 600 anni dalla sua scomparsa, Margherita Bandini Datini ispira ancora riflessioni estremamente attuali. Vissuta a cavallo tra il...
Dopo oltre 600 anni dalla sua scomparsa, Margherita Bandini Datini ispira ancora riflessioni estremamente attuali. Vissuta a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento, si distinse per il piglio con il quale seppe amministrare gli affari di famiglia, mentre il marito si occupava di mercanteggiare panni in tutta Europa. Nata a Firenze, figlia di Domenico Bandini e Lionora Gherardini, conobbe Francesco Datini ad Avignone, dove la madre aveva cercato rifugio in seguito alla decapitazione del marito accusato di tradimento dal governo fiorentino: si sposarono nel 1376, lei era giovanissima. E’ grazie alle lettere che scriveva al marito, sempre in viaggio per lavoro, che emerge il ritratto di una donna in grado di gestire un palazzo, una casa azienda con servi, schiavi, lavoranti, al servizio dell’attività di Francesco, uomo dedito quasi esclusivamente al lavoro e all’accumulo di ricchezza. Più volte Margherita nelle sue lettere esprime con chiarezza sorprendente il suo disappunto nei confronti del marito. Nella foto: un ritratto che si ipotizza essere di Margherita a Palazzo Datini.