REDAZIONE PRATO

La mostra di Fratino. Nesi: "Al Pecci scelta giusta e coraggiosa . Un artista di talento"

Lo scrittore appassionato d’arte contemporanea tra i primi visitatori "Da vedere senza preclusioni. E’ fondamentale avere la possibilità di farlo in questo mondo in cui siamo circondati da immagini mediocri" .

Edoardo Nesi, lo scrittore premio Strega appassionato di arte contemporanea

Edoardo Nesi, lo scrittore premio Strega appassionato di arte contemporanea

Tra i primi visitatori della mostra di Louis Fratino c’è Edoardo Nesi, lo scrittore premio Strega appassionato di arte contemporanea. "Mi è piaciuta molto, davvero", dice. Conosce bene anche il Pecci e la sua storia, Nesi. E di cose da dire ne ha.

Racconti la sua visita.

"Da tempo al Pecci non si vedeva una mostra di un artista così giovane e così apprezzato a livello internazionale. Fratino è un artista di indubbio talento, che affronta i temi con molto coraggio, come quello dell’omosessualità, e lo fa anche con leggerezza. Mi hanno colpito in particolare il suo autoritratto e l’opera che è stata scelta come immagine del manifesto, che in realtà è molto piccola".

Perché?

"Sono i quadri che parlano per gli artisti. E a me quei due dipinti hanno parlato più degli altri. Mi hanno detto che Fratino è un artista che va considerato. La pittura contemporanea si è molto spostata sul figurativo, ma non è facile creare opere senza andare sugli schemi del passato. Lui ha una sua mano, un suo tocco, è riconoscibile".

Una mostra da vedere?

"Assolutamente, da vedere senza preclusioni. L’arte ti mette di fronte ai pensieri più reconditi, ti spinge a confrontarti con quello che si vede. Ed è fondamentale avere la possibilità di farlo, in questo mondo in cui siamo circondati da immagini mediocri".

"La mostra contiene immagini sessualmente esplicite, pertanto si consiglia la visione a un pubblico adulto": è l’avvertenza per i visitatori.

"Beh, siamo nel 2024. Che qualcuno si scandalizzi non possiamo neanche pensarlo. Un artista ha il coraggio di dipingere quello che vuole e noi dobbiamo guardare. Se è un artista vero, prende la sua poetica e la sua arte e la racconta senza filtri. Fece scandalo la splendida vulva dipinta da Gustave Courbet ne L’origine del mondo, ma era quasi 160 anni fa".

Anche le foto di Robert Mapplethorpe al Pecci nel 1993.

"Immagini magnifiche di uno dei grandi fotografi del nostro tempo. La sua opera è rimasta. Dobbiamo essere orgogliosi di aver ospitato a Prato quella mostra. Ed è stato bravo e coraggioso il direttore Collicelli Cagol a immaginare e organizzare la mostra di Fratino".

Servirà a rilanciare il Pecci?

"Io credo che questa sia la direzione giusta. Prato deve essere una città che sta sull’onda del contemporaneo: che un un pittore di 31 anni famoso in tutto l’occidente venga qui a presentare i suoi lavori è una grande occasione per vedere cosa racconta l’arte contemporanea oggi".

Cosa fa in questo periodo Edoardo Nesi, ce lo racconta?

"Seguo i miei allievi del corso di scrittura che è partito in marzo e finirà a novembre. Sono molto contento di averlo organizzato. Trenta iscritti, di tutte le età e in maggioranza donne. Alcuni seguono le lezioni anche dall’America su zoom. Scrivo da trent’anni, ho pensato di condividere la mia esperienza. E quella di insegnare è un’esperienza importante anche per me. Ci sono storie meravigliose da scrivere e in questi anni tanti mi hanno detto: mi piacerebbe scrivere, imparare a farlo meglio. Per questo ho pensato a questo corso. Non è detto che si debba diventare per forza scrittori di professione. Scrivere aiuta a capire meglio se stessi e gli altri. Credo che scrivere faccia bene all’anima".

Anna Beltrame